La notizia è di quelle che fa tremare l’economia del mondo tecnologico.
Microsoft ha comprato LinkedIn per 26,2 miliardi di dollari. Pagamento cash. Come se noi scendessimo dal paninaro e pagassimo in contatti. Più o meno le proporzioni sono quelle.
Il fatto è che 26.2 miliardi di dollari sono veramente tanti. Facebook ha pagato “solo” 19 miliardi Whatsapp. La mossa di Microsoft ha spiazzato un po’ tutti, ma il colosso di Redmond ha ormai abituato ad operazioni del genere. Nel 2011 si portò a casa Skype con 8,5 miliardi e nel 2013 comprò Nokia per 7,17.
Il problema è che queste sono cifre talmente alte che non riusciamo neanche a quantificarle…
In questo momento potremmo comprare allo stesso prezzo la bellezza di 94 mila e 698 Ferrari F12berlinetta (insomma quella che costa di più nel catalogo, cioè 276 mila $ l’una), potremmo comprare 52 volte Lanai Island, la sesta più grande isola delle Hawaii. L’unica disabitata. Ma popolata da turisti che soggiornano in lussuosissimi resort (l’ha comprata il miliardario Larry Ellison, patron di Oracle, nel 2012 per la modica cifra di 500 milioni di dollari).
Insomma potrei continuare all’infinito con questi esempi, ma penso che ormai la grandezza dell’affare sia abbastanza chiaro.
Fondata nel 2002, LinkedIn oggi vanta oltre 430 milioni di utenti nel mondo, in aumento del 19% nell’ultimo anno, è stato uno dei pionieri nel mondo dei social network. I suoi servizi sono rivolti sia ai consumatori che alle aziende, in grado di cercare e trovare personale qualificato attraverso i suoi servizi.
Microsoft, che si trova con degli strumenti ottimi per il lavoro come Office 365 – la versione cloud della sua famosa suite – fino a Windows 10 e alle piattaforme come Dynamics, ora può farli sfruttare ancora di più grazie all’enorme potenziale per può dare LinkedIn ed i suoi utenti. Una mossa che lancia il colosso di Redmond nel fantastico mondo dei social, sempre se Facebook non si decide definitivamente a rompere le uova nel paniere di LinkedIn. Mark Zuckerberg ha messo da tempo gli occhi sul settore professionale. Facebook ha da poco introdotto “Facebook at Work”, un servizio ancora in evoluzione che vuole mettere da una parte una serie di servizi per le aziende, dall’altra il social network per veicolare domanda e offerta di lavoro. Insomma, bisognerà vedere le evoluzioni del mercato.
Intanto Microsoft compie la sua mossa comprando.
Noi possiamo solo continuare a sperare che ci venga l’idea giusta da poter poi vendere a suon di miliardi.