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Asso 64 Plus: Smartphone targato Allinmobile

By Tecnologia

Allinmobile è un azienda emergente nel mondo della telefonia mobile. Questo Asso 64 Plus è il loro modello di punta, il top di gamma che parla italiano. Come facilmente intuibile l’hardware del device viene importato dall’azienda italiana che poi rimodella il tutto a proprio piacimento e soprattutto sviluppa il software interamente in casa. Conscia dei problemi legati alla spavalderia in campo marketing da parte dei cugini Italiani di Stonex, Allinmobile si sta affacciando sul mercato smartphone con la dovuta umiltà senza fare promesse e regalare visioni utopistiche inutili. Ma bando alle chiacchiere passiamo direttamente alla recensione nel dettaglio.

FORM FACTOR : VOTO 8

Il device di casa Allinmobile è dotato di finiture che potremmo definire rare su questa fascia di prezzo ( € 309 ).Abbiamo, infatti, dei lati in alluminio bicolore che rendono lo smartphone particolarmente elegante. E’ evidente una notevole cura nei dettagli e nell’assemblaggio. Particolarmente buono il feed dei tasti laterali sia per quanto riguarda il bilanciere del volume e sia per quanto riguarda il tasto power. In ultima analisi bisogna sottolineare anche l’ottima dotazione di accessori fornita inclusa nel prezzo nella confezione di vendita ( due cover, due pellicole, alimentatore e cuffie ). Unica nota dolente forse il sensore biometrico un pò ballerino, ma nulla di troppo importante.

DISPLAY : VOTO 8

Ottima la scelta della casa abruzzese di dotare il proprio top di gamma di un collaudato pannello FullHd, poco energivoro ma sicuramente buono in termini di resa grafica. Sappiamo benissimo quanto sia inutile uno schermo 2K con diagonali cosi piccole. L’unità in sè, tralasciando questi dettagli, è perfetta e ne giova l’esperienza d’uso sia per quanto riguarda la semplice consultazione browser e sia per quanto riguarda l’esperienza Gaming. La luminosità dello schermo è abbastanza buona e rende il terminale utilizzabile anche sotto la luce diretta del sole. Buono l’angolo di visione in ogni circostanza.

BATTERIA : VOTO 7.5

Grandissimo lavoro di ottimizzazione da parte del Team tecnico italiano che riesce a far dare il meglio alla batteria di Asso 64 Plus ( 3800 mah ). Si può tranquillamente stressare il device senza preoccuparsi troppo dell’autonomia della batteria che alza bandiera bianca in tarda serata. Con un uso medio ci si fanno tranquillamente due giorni pieni.

HARDWARE : VOTO 8

Nonostante il prezzo non proprio alto Asso 64 plus, oltre ad offrire un parco accessori vasto e ricco, è dotato di un hardware di tutto rispetto. Abbiamo a bordo, infatti, un processore Mediatek Octacore MTK MT6752 64bit 8×1.7GHZ, Gpu MALI T760 MP2 a 695 MHz, 3 GB ram e 16 GB rom. Inoltre Allinmobile ha pensato bene di regalare anche una microsd da 16 GB che non fa mai male. La memoria anche dopo i test dedicati ha risposto molto bene e i dati dei benchmark lo confermano ( test presente nel video ). Ottimo hardware che garantisce prestazioni al top sia in ambito Gaming e sia per un uso meramente professionale.

 

BROWSER : VOTO 7.5 

Sicuramente il fatto che non ci sia un Browser dedicato e sviluppato dalla casa madre fa perdere punti al device, che però bisgona sottolineare non offre un esperienza web browsing malvagia. Anzi, siamo dinanzi ad un terminale che garantisce un’ottima resa in questo senso ed è davvero piacevole navigare tra le pagine web mediante quest’ultimo. Ovvio che l’ampia diagonale dello schermo giova a tutto ciò rendendo le pagine vivide e piacevoli alla vista. La fluidità è sempre un punto fondamentale e questo Asso 64 Plus sembra averne fatto una propria prerogativa. Infatti la consultazione browser è sempre scorrevole e il touch risponde in ogni occasione in maniera fulminea.

LA NOSTRA VIDEO RECENSIONE 

FOTOCAMERA : VOTO 7

Il sensore dello smartphone in questione è un 13.3 Megapixel targato Sony. Dunque stiamo parlando di un’ottima unità fotografica. Come accadeva per altri device similari, all’inizio, la mia personale paura pregiudizievole era che anche questo Asso 64 Plus fosse vittima della poca ottimizzazione, che poi si tramutasse in parole povere in una pessima esperienza fotografica. Ho dovuto felicemente ricredermi, poichè gli scatti effettuati con la camera posteriore di questo terminale si sono rivelati più che discreti e sicuramente all’altezza dei vari competitor. Sicuramente ha dei margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda la qualità delle foto effettuate in sessioni notturne. Ammirevole e degno di lode il fatto che Allinmobile abbia deciso di montare un Flash led anche nella parte anteriore del terminale. In conclusione comparto fotografico promosso, ma con la speranza che non venga abbandonato e ulteriormente ottimizzato. Ma già da piccole indiscrezioni possiamo anticiparvi che il Team tecnico è al lavoro proprio in questi giorni per migliorare le performance della fotocamera ( che ripeto non sono da bocciare, infatti le foto in diurna sono spettacolari ).

AUDIO : VOTO 5

Purtroppo non supera i nostri test il comparto audio. Lo speaker di sistema a nostro avviso è insufficiente, non per quanto riguarda la mera qualità audio ma per quanto riguarda la potenza. Il suono è sempre pulito e mai gracchiante ma non basta per far guadagnare la suffiicienza in questo settore.

AGGIORNAMENTO: Proprio in questi giorni verrà rilasciato un aggiornamento che dovrebbe milgiorare sensibilmente le prestazioni dello speaker.

CONCLUSIONI 

Audio a parte, Asso 64 Plus è un ottimo smartphone che non ha nulla da invidiare a device ben più costosi e blasonati. Sicuramente lo consgliamo a tutti coloro che vogliono uno smartphone prestante ma che non costi troppo. Da non sottovalutare la dotazione accessori molto ricca che vi farà risparmiare altri 30 euro. Siamo certi che sentiremo parlare ancora di questo brand emergente che sta lavorando bene con il giusto spirito e soprattutto vicino ai clienti con il proprio servizio assistenza impeccabile.

OnePlus2 : la recensione del nuovo smartphone cinese

By Tecnologia
Dopo poco più di un anno dal OnePlus 1, la nota azienda cinese ha finalmente rilasciato il secondo dispositivo aggiornandolo al OnePlus 2. L’obiettivo dell’azienda è sempre stato abbattere i rivali con il prezzo inferiore ma con caratteristiche di alto livello.

 

Dopo il tanto tempo atteso finalmente è sotto la nostra lente.

Lo smartphone OnePlus è molto simile al precedente a livello di grandezza e di estetica. Le dimensioni sono 151.8 mm in lunghezza, 74.9 in larghezza ed uno spessore di 9.85 mm, con un peso di 175 gr che rende il telefono molto compatto e non tanto leggero. La scocca posteriore è realizzata in plastica con un effetto ruvido e più sottile della precedente in modo tale da facilitare la sostituzione della cover e personalizzare il nostro device con altri modelli di cover. Il bilanciere del volume ed il tasto di accensione, collocati sul lato destro dello smartphone, sono leggermente più sporgenti e facili da trovare rispetto al predecessore OnePlus One.

Sul lato sinistro troviamo il nuovo Alert Slider, mentre sul pannello anteriore troviamo un nuovo tasto ” Home ” che funge da scanner d’impronte digitale. I due tasti capacitivi che lo affiancano sono personalizzabili, il che significa che potrete decidere di spostare la funzione indietro con quello delle app precedenti a seconda delle esigenze o preferenze. Sotto la scocca posteriore si trova lo spazio dello slot dual-sim ma, purtroppo, nessun alloggio per scheda microSD.

 

Scheda Tecnica :

  • Dimensioni: 74.9 x 151.8 x 9.85 mm
  • Peso: 175 g
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 810 MSM8994
  • Processore: 4x 1.8 GHz ARM Cortex-A57, 4x 1.5 GHz ARM Cortex-A53 Octa Core
  • Processore grafico: Qualcomm Adreno 430, 650 MHz
  • Memoria RAM: 3GB, 4GB, 1600 MHz
  • Memoria interna: 16 GB, 64 GB
  • Display: 5.5 pollici, IPS, 1080 x 1920 pixel
  • Batteria: 3300 mAh
  • Sistema operativo: Oxygen (Android 5.1 Lollipop)
  • Fotocamera: 13 megapixel, 30 fps
  • Scheda SIM: Nano-SIM
  • Wi-Fi: a, b, g, n, n 5GHz, ac, Dual band, Wi-Fi Hotspot, Wi-Fi Direct
  • USB: 2.0, Micro USB
  • Bluetooth: 4.1

Il processore del OnePlus 2 è lo Snapdragon 810 , odiato da molti per il problema del forte calore che provoca su tutto lo smartphone. L’azienda ha risolto questo problema con il sistema operativo Oxygen OS che disattiva due dei quattro core più potenti e solo se necessario, ovvero quando la potenza viene richiesta, si attivano. In questo modo il calore si disperde e non si hanno finalmente i problemi di surriscaldamento definitivamente risolti.

OnePlus per la prima volta inserisce nel suo top di gamma un lettore d’impronte simile ad un tasto home che permette di salvare fino a 5 impronte, come la maggior parte degli smartphone Android dotati di scanner di questo tipo. Il processo di registrazione è facile e veloce, infatti il lettore del OnePlus 2 è tra i lettori d’impronte più affidabili. E’ inoltre possibile utilizzarlo per sbloccare il dispositivo anche da schermo spento, una piccolezza che molti top di gamma non hanno.
Il sistema operativo proprietario chiamato Oxygen OS versione 2.0 , che osservandolo sembra un Android stock ottimizzato con icone e animazioni allegerite, è dotato di ulteriori funzioni come la possibilità di attivare il display con il doppio tocco.
Troviamo inoltre un tema scuro, la funzione Shelf è un ottimo sintonizzatore che vi permetterà di modificare le impostazioni audio. E’ inoltre possibile personalizzare l’indicatore LED, i tasti capacitivi e le gesture per accedere rapidamente ad app o funzioni.
Come già scritto, basterà un doppio tap per risvegliare il display e disegnare varie forme sullo schermo scuro per attivare in un attimo la fotocamera, la torcia o controllare il vostro lettore musicale.
Davvero buona la ricezione e la gestione dual sim sebbene non sia perfetta. La gestione delle reti invece è strabiliante visto che ci permette di selezionare praticamente qualunque banda come fissa.

 

Un elemento innovativo è Alert Slider, collocato sul lato sinistro, che permette di cambiare modalità del volume ed esattamente:

– Nessuna = blocca qualsiasi notifica;
– Priorità = autorizza le notifiche di contatti previamente stabiliti;
– Tutte = autorizza qualsiasi tipo di notifica.

Il OnePlus Two ha un obiettivo di 13MP con apertura di f/2.0, dotato di stabilizzatore ottico d’immagine e flash dual tone e messa a fuoco laser. È possibile riprendere video in 4K, con un limite di 10 minuti, e di utilizzare le opzioni per godere di una risoluzione in Full HD (1080p) e HD (720p).
Il software della fotocamera ricorda molto una versione modificata di Google Camera, con qualche aggiunta come, ad esempio, modalità slow-motion in HD a 120fps, panorama e time-lapse. La fotocamera offre tre modalità di scatto standard tra cui:
– Bellezza, che permette di di liberarvi di rughe ed imperfezioni per offrire al vostro soggetto un aspetto più gradevole senza eccedere con le modifiche.
– HDR, che agisce prevalentemente su luminosità e contrasti che poco convince
– Clear Image, che fonde una serie di scatti singoli offrendo una maggiore limpidezza dell’immagine: l’effetto finale è buono ma occorre attendere un po’ prima di acquisire l’immagine che risulterà in un file non proprio leggero.

Il OnePlus 2 offre due speaker lungo il bordo inferiore del dispositivo, ma solo quello posizionato a destra riproduce effettivamente i suoni , non abbiamo un volume potente ma rende bene l’audio.
La qualità è davvero strabiliante , il volume è alto e ha dei bassi ottimi, anche se nel caso regoliamo il volume già tra la metà e il massimo non è tantissimo la differenza. Troverete alcune impostazioni dove si potrà modificare a seconda delle vostre preferenze con un sintonizzatore preinstallato.
Come potete notare si ha una novità per quanto riguarda la USB di tipo C che con il cavetto, che esce nella dotazione, si può inserire in entrambi i lati e ricaricare lo smartphone. Ottima scelta nell’utilizzo di un pannello Full HD che con 5.5 pollici di diagonale abbiamo un prodotto equilibrato.
La batteria del OnePlus 2 offre 3300 mAh di capacità, che di certo non sono poche per un telefono dotato di display di 5,5 pollici in Full HD. Nonostante sia sufficiente a garantire una giornata di utilizzo anche con la luminosità del display impostata al massimo, non aspettatevi miracoli da questa batteria.
Considerando comunque prezzo e prestazioni si ha un buon equilibrio generale.

RETRO RECENSIONE – Xenogears: una perla dimenticata

By Tecnologia

Articolo a cura di Mirko Manzella.

Ci ritroviamo nei tempi correnti a parlare di videogiochi in maniera sempre più critica.

Trama, longevità, frame per secondo, motore grafico, engine di sviluppo, avversione – sacrosanta – verso i DLC; insomma più che giocatori stiamo diventando piccoli recensori esigenti e spesso molto ma molto scontenti.

Il che non è mai un male, a dirla tutta. Il mercato videoludico è cambiato in modo drastico e ci stiamo adattando a questo cambiamento, aumentando gli standard di richiesta.

Però – e c’è sempre un però, quando si parla di videogiochi e soggettivismo – quando si è giocatori vecchi e stagionati come il sottoscritto non si è mai contenti; si resta spesso ancorati a quella vecchissima concezione di videogioco audace, innovativo per i suoi tempi e poco importa che grafica si ritrovi, l’importante è che riesca a farti immergere ed emozionare, vivendo il tutto in prima persona.

Si è capito bene, cari nerd, che non sono un fanatico degli engine e delle texture ad altissima risoluzione che rendono il titolo “realistico” – anzi, ne sono totalmente avverso ma so certamente che il comparto grafico, ovviamente, non va affatto trascurato al giorno d’oggi – piuttosto sono un cultore di sceneggiature e trame intrecciate.

Una grande storia fa un grande gioco – mantra semplice ma mai banale, fidatevi.

Ma, ahimé, non vedo spunti di discussione, quantomeno costruttiva, oramai da anni e sono molto serio. Più che innovarsi, le softwear house puntano su seguiti di brand già affermati, proponendoci sempre la stessa minestra riscaldata – assassini che uccidono templari, gli USA che salvano il mondo dalla quinta Guerra Mondiale, Lara Croft che saccheggia l’ennesimo bene archeologico di proprietà statale e bla bla bla – senza creare qualcosa di nuovo, mai visto (ah già, da non contare gli innumerevoli remastered HD che caricano il peso da novanta).

Per ovviare a questa mia grande astinenza ed alleviare le mie sofferenze da vecchio giocatore di jrpg – categoria morta e sepolta, purtroppo – ho deciso di tuffarmi nel meraviglioso mondo del retro gaming PSOne.

Sembra un controsenso, ma per trovare qualche nuovo svago bisognerebbe anche fare un passo indietro piuttosto che avanti e tornare in quel periodo della nostra infanzia in cui si sfornavano giochi a mai finire e tutti, tutti diversi, variegati ed originali.

Secondo voi, un bambino di dieci anni avrebbe mai potuto giocare tutti i titoli usciti in quell’epoca e, specialmente, senza l’informazione costante e dettagliata che abbiamo oggigiorno sul settore?

Ovvio che no. Le perle, quelle vere, dell’epoca d’oro della console grigio topo ce le siamo perse per molte ragioni, che sia per la localizzazione italiana bassissima e che ci ha privato di poter giocare molti titoli – jrpg nello specifico – oppure perché, molto semplicemente, non ne eravamo a conoscenza; togliendo la canonica rivista dell’edicola, non potevamo sapere altro.

Mi feci un giretto tra i titoli da me “inesplorati” e ne notai uno dal nome molto familiare: Xenogears.

Ne parlavano molto ed anche molto bene, definendolo addirittura il migliore jrpg della storia e, da buon amante della serie di Final Fantasy, non vedevo l’ora di vedere quanto fosse opinabile questa simpatica nomea che avvolgeva il titolo.

Recuperai una copia originale rigorosamente in Inglese – torniamo a maledire le localizzazioni – e, grazie al lavoro fatto da un paio di volenterosi ragazzotti della rete, sono riuscito a trovare una patch di traduzione italiana – sia chiaro, un titolo del genere va al di là di un semplice e consueto inglese colloquiale.

L’ho giocato e, senza troppi indugi o esagerazioni, posso sinceramente dirvi che sono tornato bambino. Giocare un titolo completamente alieno, in linea con un genere ormai defunto quasi completamente non poteva che lasciare un impatto più che positivo sul sottoscritto.

Un gioco BELLO, emozionante, scritto BENE e con un gameplay nostalgico anche se un po’ atipico per la serie.

Xenogears, titolo della ormai vecchia Square, ti catapulta in un mondo parallelo e pseudo futuristico, dove i nostri personaggi avranno a che fare con lotte e giochi di potere fra fazioni nemiche – non sto qui a farvi spoiler – combattendo in sella a dei Gear, enormi mecha antropomorfi tipici delle più classiche serie animate nipponiche.

Si ritorna a quello stile qualitativo che piace e parecchio. La trama – e ripeto, non faccio spoiler; non stiamo qui a parlare di questo – tocca in modo schietto e crudo temi sensibili e molto maturi: ricerca esistenziale, psicosi, religione (sia cattolica che giudaica), schiavitù, dignità umana, diversità, razzismo, genocidio ed addirittura cannibalismo.

Insomma, una serie di argomenti non di facile digestione, ancor più se inseriti in un contesto ed in una trama complessa e con una profondità che non ha precedenti nel genere.

I personaggi sono caratterizzati molto bene, con sfaccettature e tratti distintivi che li inserisco e contestualizzano molto bene dentro il mondo di gioco.

Se dobbiamo invece parlare del comparto un po’ più tecnico, non non possiamo non citare il comparto grafico che, a dirvi la verità, mi piacevolmente preso. Personaggi in 2D che si muovono dentro scenari e dungeon in 3D (praticamente l’opposto dei Final Fantasy dell’epoca) e la presenza di cutscene sia in computer grafica che in stile anime, prodotte dalla IG Production – lo stesso studio di Neon Genesis Evangelion e con il quale trova forti spunti comuni come l’esoterismo religioso ed il concetto di “angeli”.

Il comparto audio è ottimo, anche se un po’ ripetitivo a volte, ma può vantare di avere nella composizione il genio di Yasunori Mitsuda – Chrono Trigger vi dice nulla? – che ha saputo deliziarci con toni epici e sfumature psichedeliche.

Ma non è tutto oro quel che luccica. Seppur presenti dei pregi superlativi, il gioco presenta anche qualche pecca da non sottovalutare.

La prima è sicuramente dovuta al gameplay, basato sull’Active Time Battle di Final Fantasy VII ma con sostanziali modifiche e squilibri. Si sceglie una combinazione di tasti per eseguire le combo e si attacca a più non posso; mostrando già da subito la quasi inutilità dell’uso delle magie che si mostrano solo come un contorno pressoché opzionale.

La profondità dei combattimenti torna ad equilibrarsi con l’uso dei Gear con un combat system a turni statico (e non a combo come il precedente), ma restando sempre abbastanza indietro rispetto allo standard “tattico” degli altri titoli Square.

La seconda pecca è sicuramente la più grave: il CD2.

Gli sviluppatori si sono visti un drastico taglio dei fondi sul progetto, comportando una riduzione del materiale contenuto alla fine del titolo.

Poco gameplay e un numero smisurato di dialoghi – non del tutto banali – caratterizzano l’inizio del secondo CD, per poi ritornare, nelle fasi finali, ad un ritmo quantomeno normale fino alla fine del gioco stesso. Il che, comunque, può certamente infastidire, specialmente per la distribuzione poco omogenea del contenuto totale il quale supera senza problemi le 60 ore di gioco, facendo avvertire ancor di più lo squilibrio fra i due CD.

Insomma, Xenogears è un titolo eccelso, ma con qualche pecca da considerare e, tutto sommato, siamo davanti ad un gioco come pochi e dico sul serio.

Certo, non sarà il miglior jrpg della storia per come professano in molti, ma è sicuramente un titolo che non può mancare a quei giocatori appassionati del genere e dei bei vecchi tempi dell’era Play Station, in cui si osava tanto ed i frutti venivano sicuramente raccolti.

Stonex One : La nostra Video – Recensione

By Tecnologia

Dopo averlo testato per circa 2 settimane è arrivato il momento di recensire uno dei smartphone, forse tra i piu chiacchierati del 2015 : Stonex One. Bene, la nostra non sarà una recensione al solo scopo di strappare views e like a tutto spiano, bensi’ sarà una recensione oggettiva e con cognizione di causa. Sappiamo benissimo quanto sia difficile risultare professionali e critici in una recensione del genere, ma come già abbiamo spiegato in quest’altro articolo ( clicca per leggere ) noi ce la mettiamo tutta per portare a voi la nostra esperienza utente. Senza troppi indugi cominciamo.

ECCO LA NOSTRA VIDEORECENSIONE :

 

 

 

 

FORM FACTOR : VOTO 6

La costruzione all’inzio pareva essere migliorata di molto rispetto a quanto si vedeva dai primi prototipi di luglio, ma è solo una vacua speranza dato che già dopo 3 giorni alcune cose cominciano a mostrare difetti di non poco conto. Prima tra tutti la feritoia in alto a destra che dovrebbe rendere possibile lo smontaggio in maniera agevole della back cover, bene questo non accade poichè quest’ultima è rientrata verso l’interno rendendo praticamente quasi impossibile questa ”manovra”. Oltre a questo dobbiamo fare i conti con una porta microusbche potremmo definire ”ballerina”, già dopo pochi utilizzi abbiamo notato un certo movimento poco felice. Diciamo che la costruzione e i materiali non sono tra i milgiori sul mercato, anche se le cornici non ci sono dispiaciute e anche il colore cosi sgargiante è stata un’ottima scelta di stile, aspetti che fanno guadagnare almeno la sufficienza in questo settore.

 

 

 

 

BATTERIA : VOTO 5.5 

Avete presente la solita frase dei professori: è intelligente ma non si applica? Questo è quello che ho pensato io in merito alla batteria di questo device. Lo Stonex One è dotato di una batteria da ben 3000 Mah. Dovrebbe essere un valore aggiunto, chiunque penserebbe di farci almeno una giornata stress in scioltezza. Purtroppo non è cosi. Il device soffre di Battery Drain importanti, tali da comprometterne un uso assiduo e prolungato. Io stesso avendolo portato a Berlino in fiera, ho notato che nonostante lo usassi poco e senza mai laconnessione 4G la batteria veniva sempre meno, per poi ritrovarlo alle 15:00 spento in tasca. Cosa molto grave, che però devo ammettere pare essere risolta con l’aggiornamento firmware CiaoOS 1.2. Il team Stonex ha confermato che con il futuro aggiornamento alla versione 1.3 ci dovrebbero essere ulteriori miglioramenti. Staremo a vedere. Per ora il nostro voto, ovviamente, non raggiunge la sufficienza.

HARDWARE : VOTO 7.5

Seppur poco ottimizzato a livello software bisogna ammettere che questo Stonex One ha tutte le carte in regola per essere considerato uno smartphone di media-alta fascia. Il processore è un ottimo Mediatek Helio X10 MT6795, coadiuvato da 3 GB di ram LPDDR3 e Gpu PowerVR G6200. Il comparto hardware è di alta fascia sulla carta, il problema è la poca ottimizzazione del device che non fa lavorare bene tutti i componenti. Memoria anch’essa di ottima fattura, abbiamo 32 GB di memoria eMMC 5.0 ( suddivisa in 5.9 GB per la memoria interna e i restanti GB per l’archivio ) dimostratasi molto veloce sia in scrittura che in lettura nei test effettutati ( come potete vedere dalle immagini qui sotto ). Voto non altissimo pregiudicato solo ed esclusivamente dal poco lavoro di ottimizzazione da parte del Team Stonex. Bisogna però sottolineare l’ottima fluidità dell’interfaccia, mai problemi di lag o cose del genere. I problemi sono legati soprattutto alla fotocamera ( 21 megapixel sensore Sony ) che fatica ad effettuare ottimi scatti anche in condizione di luce favorevole. Molto lenta anche nella messa a fuoco, ma analizzeremo il comparto fotografico nella sezione dedicata qui in basso.

 

 

GAMING : VOTO 7

Molto buone le prestazioni nel settore videoludico per Stonex one, che a parte qualche piccolo lag in Asphalt 8, rimangono di alto livello. L’esperienza Gaming è gradevole sopratutto anche grazie all‘ampio schermo.Abbiamo infatti un pannello 5.5 pollici con risoluzione altissima ( 2560 x 1440 ) e con densità di pixel di 534 PPI. I giochi vengono riprodotti quasi sempre al massimo della risoluzione supportata e il processore viene messo sotto stress ( quindi qualche piccolo lag possiamo anche perdonarlo ), seguendo la stessa linea bisogna evidenziare che le temperature sono sempre sotto i 50°. Ottimo lavoro in questo senso.

BROWSER : VOTO 8 

Voto alto per quanto riguarda l’esperienza web browsing, non si assiste quasi mai a impuntamenti del device o a caricamenti troppo lunghi. Da denunciare anche l’ottima copertura del segnale telefonico e della rete mobile 4G. Ci ha ricordato moltissimo i cari vecchi Nokia che prendevano il segnale ovunque. Tornando all’esperienza web bisogna dire che lo smartphone si comporta bene in qualsiasi circostanza ed è molto piacevole scorrere anche tra le pagine web in versione desktop. Come si può vedere nella nostra video-recensione anche un sito pesante e pieno zeppo di dati quale è il corriere della sera, viene gestito in maniera egregia dal terminale. Da non dimenticare anche l’opportunita che offre questo device nel doppio tap, ovvero ilre-size del testo che risulta essere molto comodo poichè rende la lettura più agevole senza dover navigare a destra e sinistra con il dito.

FOTOCAMERA : VOTO 4.5 ( RIMANDATO AD OTTOBRE )

Voto che rovina la media allo Smartphone di casa Stonex. Molto basso soprattutto a causa di un interfaccia fatta con i piedi e non ottimizzata per il sensore, che sembra quasi come se fosse castrato. Da un sensore targato Sony da 21 Mpx e con apertura f 2.0 ci aspetta ben altro. All’inzio con il primo firmware abbiamo dovuto fare i conti con una fotocamera lenta e poco reattiva. Le immagini venivano sempre mosse e mai ben definite. Sembrava quasi come se avessimo uno smartphone cosiddetto ” cinesone ” con dati tecnici pompati e con megapixel interpolati. Sappiamo bene che non è cosi e per questa ragione abbiamo voluto dare questo voto apparentemente basso ( ovvio che rimandiamo eventuali rivalutazioni all’uscita della tanto attesa Stonex Camera ). Dopo il primo aggiornamento importante è giusto sottolineare un deciso miglioramento, ma purtroppo ancora lontano dalle prestazione che auspichiamo non tardino ad arrivare. Qui di seguito vi lasciamo alcuni scatti effettuati sin ora ( è possibile vederli in formato originale semplicemente cliccandoci sopra ).

 

FOTO EFFETTUATE CON PRIMO FIRMWARE

 

 

 

 

 

FOTO SCATTATE CON SECONDO FIRMWARE 

 

 

 

 

 

 

 

 

AUDIO : VOTO 5

Non ci lamentiamo della mera potenza audio, ma i problemi ci sono per quanto riguarda la qualità di quest’ultimo. Molto spesso lo speaker di sistema riproduce un suono gracchiante e fastidioso. Assurdo, inoltre, un bug che a volte causa ,nonostante si imposti il livello al massimo, degli abbassamenti notevoli di potenza audio. Non sappiamo con precisione se la qualità potrà essere migliorata in futuro con altri aggiornamenti, ma per ora non ci siamo.

CONCLUSIONI

Smartphone che definire acerbo è quasi un eufemismo. Ci sono troppi problemi e per quanto possano sempre risolvere con degli aggiornamenti, sono fastidiosi da vedere e da notare. Uno smartphone quando esce dalla casa madre deve essere perfetto soprattuto se viene immesso sul mercato dopo tanti proclami e tante promesse. Molti addirittura dicono che è giusto che sia cosi, che lo smartphone cresce e crescerà grazie alla community dei cosiddetti ”breakers”, però a questo punto una domanda sorge spontanea : Come hanno scattato quelle fantastiche foto postate sulla pagina Facebook di Stonex ? Ai posteri l’ardua sentenza

IFA Berlino 2015: Riepilogo di tutti gli stand principali

By Tecnologia

Ecco un articolo con tutto il resoconto della tecnologia che abbiamo toccato con mano all’IFA di Berlino, una sorta di breve tour per i meno esperti

Samsung

Partiamo subito a bomba con forse lo stand più importante e sicuramente anche il più bello, stiamo ovviamente parlando di Samsung. Lo stand ( se miseramente stand si può definire ) è davvero immenso. Pensate che la fiera si tiene in un intero padiglione ( anche questo enorme km e km ), ma la cara Samsung ha pensato bene di stabilirsi nel City Cube. Un intero padiglione allestito solo ed esclusivamente per i prodotti della casa Sud-coreana. L’intera esposizione è notevole e ci sono diverse persone adette alla sola pulizia del pavimento e dei dispositivi. Ad ogni angolo si trovano circa 5/6 persone sempre pronte a illustrare le novità degli utlimi top di gamma, ma noi siamo attrezzatti e quindi evitiamo di far perdere tempo agli addetti ai lavori. Molto interessante è l’importanza che Samsung ha dato in questa fiera al suo  nuovissimo Smartwatch, ovvero Gear S2 che sinceramente a noi non ha entusiasmato anzi lo abbiamo trovato piuttosto una brutta copia ( senza fare nomi ). Meglio quando non vi era sul mercato smartwatch l’ossessione Apple. Comunque tutto sommato ottima la fiera di Samsung che come sempre recita la parte da protagonista anche quest’anno. Ottimi i terminali, seppur poco innovativi       ( vedi S6 Edge Plus ). Galaxy Note 5 il migliore dei suoi. Ecco di seguito alcune immagini scattate da noi.

 

 

 

 

 

 

 

GoPro

Stand piccolino, ma di qualità. Ottime le iniziative di Giveaway per coinvolgere tutti. Pochissime novità da presentare vista la recente presentazione della Top di gamma Hero 4. Personale disponibile alla spiegazione delle varie caratteristiche innovative dei propri prodotti, seppur rappresentato da un numero esiguo di dipendenti.

 

 

Huawei 

La vera sorpresa quest’anno è l’azienda cinese che sta spopolando anche qui nel vecchio continente. A suon di record Huawei sta facendo conoscere il suo marchio in tutto il mondo, e la sua piccola creatura Honor sta addirittura facendo meglio. Con l’uscita di Honor 7, l’azienda cinese ha fatto registrare un nuovo record di vendite. Molto belli i nuovi device della serie Mate. Ci ha particolarmente colpito il nuovissimo Mate S e speriamo di poterlo recensire al più presto. Interessante è anche la nuova tecnologia che porta con sè questo fantastico smartphone, ovvero il force touch. Huawei ha sorpreso tutti in conferenza, esaltando le potenzialità di quest’ultima feature addirittura pesando un arancio sullo schermo del Mate S ( con vaghe allusioni alla mela di apple ). Questo marchio ha tutta la voglia di diventare un colosso affermato sulla scena mondiale smartphone. Bellissimo lo stand all’IFA di Berlino in forma circolare con numerosi operatori pronti e disponibili, forse non sempre preparati.

 

 

 

 

Zte

Marchio emergente nella scena europea, ma che in territorio originario sta facendo davvero molto bene. Vi stiamo parlando di Zte, ennesimo brand di origine orientale che sta lavorando per emergere. Ottimi terminali e molto innovativi sotto alcuni punti di vista. A questo proposito, infatti, siamo rimasti colpiti dal Nubia Z9 borderless, che non avendo bordi come suggerisce la parola anglosassone, rende lo smartphone quasi come uno schermo senza cornici. Bella anche tutta la gamma dei device di media fascia, un pò meno forse il design dello Zte V6 che ricorda moltissimo quello dell’iphone 6. Apparte la poca originalità in termini di design, i device di questo brand ci hanno colpito positivamente sotto il profilo hardware. Non ci resta che aspettare che arrivino tra le nostre mani per delle recensioni e dei feed più completi. Ultima chicca è l’ultimissimo smartphone presentato da pochi giorni, ossia lo Zte Axon. Vi lasciamo qui in basso alcuni video Anteprima.

 

 

LG 

Brand da sempre abiutato ad eventi di questo calibro come l’IFA di Berlino e quindi non ci sorprende l’immensità dello stand LG. Appena entrati assistiamo ad una presentazione molto teatrale. Una parete interamente attrezzata con almeno una trentina di televisori a led per creare degli effetti spettacolari. Immagini che scorrono in una veloce successione che crea un atmosfera a dir poco magica. La gamma Tv interamente rinnovata è davvero performante e la casa cinese ha puntato molto sulla profondita dei colori scuri. Poche sono le novità nel settore mobile. Lg G4 lo abbiamo già recensito e quindi vi rimandiamo qui di seguito alla nostra recensione. Per quanto riguarda i wearable siamo rimasti particolarmente affascinati da Lg watch Urbane, dal design molto elegante e molto simile a quello che dovrebbe essere un vero orologio.

 

 

 

 

 

Sony 

Anche questo non è certo un brand nuovo a questi eventi come lo IFA di Berlino e lo stand lo dimostra. Immenso e pieno zeppo di gadget, accessori, tv e smartphone. Quello di Sony è secondo solo a quello di Samsung ( che possiamo dire tranquillamente aver fatto fiera a parte ). Molto belli i nuovi smartphone della serie Z, in particolare Z5 nella versione Premium con schermo 4K, che ci hanno gentilmente concesso per il nostro video Hands – on. Televisori a led con risoluzioni pazzesche e musica a tutto volume. Poco personale, ma sicuramente molto qualificato. Molta attenzione anche in questo caso alla pulizia sopratutto dei device che dovevano risultare splendenti quando fotografati. Non vediamo l’ora di mettere le mani sulla nuova serie Z.

 

 

 

 

 

 

 

 

Panasonic 

Stand non troppo esteso per Panasonic ma certamente di qualità. Non solo tecnologia alla stato puro ma anche un reparto dedicato alla cura del corpo. Abbiamo provato le nuovissime telecamere che registrano video in 4ke siamo rimasti a bocca aperta. Qualità e fluidità sono imperativi per questo brand che ha fatto delle telecamere la propria fortuna. Al centro della loro esposizione vi era anche uno stuntman che intratteneva il pubblico con acrobazie e salti con una Bmx. Personale sempre disponibile e preparato.

 

 

 

 

Wiko 

Il brand francese nonostante sia stato relegato in un piccolo spazio ha portato in fiera moltissimi nuovi smartphone che abbiamo analizzato nei nostri video hands on. Poco personale ma di qualità.

 

Nilox

Nonostante sia un brand in crescita, Nilox ha uno stand al pari di quello di Gopro. Non a caso, infatti la casa italiana ha puntato moltissimo sulle action cam che ricoprivano quasi completamente l’intera esposizione. Lo spirito Italiano dell’azienda si sente e non ha caso si è puntato molto su operatrici dotate di un certo fascino seppur preparate e professionali.

Concludiamo col dire che consigliamo a tutti di andare ad IFA di Berlino, anche alle persone che magari non si interessano di tecnologia per mestiere. E’ un evento molto bello e spettacolare che offre la possibilità di poter visitare la città di Berlino. L’anno prossimo sicuramente ci saremo e avremo comunque maggior esperienza che gioverà al nostro lavoro che verrà effettuato in maniera ottimale. Fateci sapere voi cosa ne pensate sulla nostra pagina Facebook Nerd Attack.

Stonex One: Unboxing & Prime impressioni

By Tecnologia

Sappiamo benissimo quanto sia difficile per noi recensori il compito di dover analizzare lo Stonex One, risultare oggettivi e al contempo onesti. Questo a causa del polverone mediatico che avvolge questo device provocando spesso critiche aspre e non sempre giustificate. E’ doveroso da parte nostra fare una lunga premessa che possa chiarire ad alcuni il perchè di tutto questo. Il motivo di tanto ”astio” in alcuni feed presenti in rete da parte di utenti comuni è dovuto alla politica marketing adottatta da Stonex, che forse si è affidata alla persona meno adatta in questo campo. Il buon Francesco Facchinetti, alias Dj Francesco, ha pensato bene di sfruttare la potenza mediatica dei social per promuovere il nuovissimo Stonex One esaltando le masse spingendo su temi non sempre appartenenti al mondo della tecnologia mobile. E’ ovvio che un personaggio non molto amato sul web, possa causare critiche gratuite al prodotto derivanti da un antipatia pregiudizievole.

Il suo gridare al miracolo e il suo voler a tutti i costi competere con dei colossi o mostri sacri come dir si voglia, quali Samsung e Apple, certo non ha giovato allo smartphone di Stonex. Le attese nei confronti di questo device sono ovviamente lievitate e le ”scimmie” di tutti noi nerd smanettoni hanno cominciato a saltare sulle spalle di ognuno all’unisono. La critica però era ed è sempre li dietro l’angolo, pronta a mangiare il progetto Stonex alla prima occasione. Una campagna marketing troppo aggressiva, con discorsi a volte utopici e privi di senso che hanno scaturito un alto livello di nervosismo e di scetticismo tra i più esigenti. Il ”capitan” Facchinetti ha puntato molto sui social video però l’altra faccia della medaglia di questo potentissimo strumento mediatico è la semplicita con la quale un progetto interessante e potenzialmente vincente quale poteva essere quello di Stonex, venga denigrato gratuitamente anche dai meno competenti senza ritegno alcuno. Con questo non vogliamo dire che lo smartphone ”nostrano” sia effettivamente il device promesso da Facchinetti jr, tutt’altro, e sicuramente forzare i video promozionali con il sentimento patriottico cercando di toccare i più legati a quell’italianità ormai svanita è stata una scelta squallida, scorretta e alquanto inoppotuna.

Ebbene Stonex non ha portato in alcun modo quella rivoluzione tecnologica che in tanti auspicavamo in sfavore dei potenti (la tecnologia al giusto prezzo). Il miracolo non c’è stato e la causa è sempre da imputare alle scelte della stessa società italiana che ha voluto per forza rispettare uno degli aspetti forse meno importanti (andrete in vacanza con lo Stonex One) della loro campagna marketing. Questa superficialità e questa poca esperienza su produzione in larga scala, ha partorito un device potenzialmente vincente che però risulta essere ancora acerbo e poco ottimizzato. Un incompiuto, potremmo definire lo Stonex One come il ”Balotelli” degli smartphone. Noi tutti sappiamo che ha del talento ma non riesce ad esplodere. Ed è proprio questa la situazione odierna che affligge questo smartphone il quale, come detto più volte, potrebbe essere davvero un signor telefono. Bisogna, però, sottolineare che a questo prezzo ci sono decine di smartphone ben più performanti e ottimizzati. Non bisogna cadere in inutili campanillismi che non sono utili ai fini di una recensione tecnologica.

Il device ha di italiano solo i soldi dell’imprenditore Davide Erba. L’intera interfaccia che è stata impropriamente rinominata con il nome di CiaoOs non è altro che la tipica UI stock di MediaTek con qualche personalizzazione non troppo profonda quà e là (molto bello a mio parere l’icon pack). La fotocamera è davvero scandalosa e la qualità degli scatti è pessima nonostante il sensore possa vantare i suoi 20 megapixel. Ci riserviamo comunque eventuali giudizi finali quando verrà rilasciata la famigerata Stonex Camera, un applicazione che a loro dire dovrebbe apportare notevoli miglioramenti agli scatti e quindi alla fotocamera in generale (come le hanno scatttate loro le fantastiche foto che postavano? Mistero).

Noi a differenza di molti non lamentiamo la variopinta provenienza dell’hardware dello Stonex che per cause di forza maggiore non poteva essere prodotto in casa nostra. Noi crediamo e abbiamo sempre creduto nell’Italia e nel Made in Italy e per questo pensiamo che almeno il design (non solo delle icone), lo sviluppo di app innovative e software OS potevano essere davvero prodotti nostrani per esaltare l’eccellenza italiana tanto adulata a parole ma poco considerata con i fatti.

Peccato Stonex, sarà per la prossima…

Ecco di seguito il video con le nostre personalissime prime impressioni:

Soocoo C10: Unboxing & Recensione

By Tecnologia

Molte sono le action cam sul mercato, tante le fregature e tante sono quelle costose. Oggi andremo ad analizzare una action cam che al suo prezzo di vendita farà sicuramente la differenza.

Vi stiamo parlando della Soocoo C10: prezzo di € 99,00.

Si avete capito bene solo 99 euro per accaparrarsi una action cam di tutto rispetto e con un parco accessori ( incluso nel prezzo ) da far invidia alle più blasonata Gopro Hero ( la più economica per intenderci ) che è stata immessa sul mercato da poco. Certo non vogliamo gridare al miracolo perchè i difetti ci sono, però è sempre ammirevole e degno di lode quando un’azienda emergente vuole mettere a portata dei più una tecnologia cosi interessante.

Questo tipo di prodotto ha fin da subito conquistato quella frangia di clienti che ha sempre desisitito nell’acquisto di una action cam a causa dei prezzi non sempre convenienti. Diciamolo pure le gopro sono un prodotto di nicchia e per professionisti, non di certo un prodotto adatto a persone che vogliono dilettarsi con riprese amatoriali delle proprie vacanze o delle proprie escursioni.

Ebbene questa piccola C10 potrà soddisfare le esigenze di questa tipologia di cliente, non troppo pretenziose è ovvio , con la sua massima risoluzione video ( 1080p ) e con il suo obiettivo grandangolare ( fino a 170°).

Al primo avvio, le prime prove con la Soocoo C10, mi hanno positivamente colpito in quanto nonostante le condizioni volutamente al limite nei test, se l’è sempre cavata egregiamente.

Anche in zone molto scure la ripresa rimane comunque discreta ed è praticamente assente rumore nelle immagini. Lo zoom digitale, come in tutta la categoria è presente, ma meglio farne a meno poichè crea artefatti, specialmente se impostato a 3X e 4X.Sconsiglio di andar oltre il 2X, e poi in queste Sport-Camera è una funzione che poco ci serve.

Nelle riprese effettuate in questi giorni si nota subito la bellezza dei colori, con una taratura di gamma tendente al blu. La gestione da parte dell’esposimetro elettronico è sempre all’altezza della situazione: luminosità, chiarezza del dettaglio sono sempre al top.

La cam ha un monitor da 1,5″ con un menù ispirato alla intuitiva semplicità, ed i pulsanti per impostare le funzioni sono ben disposti quanto ergonomicamente comodi.

In conclusione posso dire che la Soocoo C10 si tratta di una ottima actioncam curata anche nell’assemblaggio che mi ha soddisfatto per la qualità generale delle immagini (impressionante, la gestione in condizioni di scarsa illuminazione). Supporta microSD fino a 32GB e la batteria è una Li-Ion monocella da 3,7V 900mAh che assicura poco più di 60 minuti di registrazione in FHD 1080p/30fps.Abbastanza ricca la dotazione di accessori: una miriade si staffe, adesivi, supporti (tra i quali anche quello a vite per il cavalletto, oltre ad un utile orientabile).

Vi lasciamo qui di seguito la nostra video-recensione :

ASUS ZENFONE 2: ze500cl Unboxing & Recensione

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Asus Zenfone 2 ha avuto fin da subito un ottimo consenso tra i vari potenziali acquirenti soprattutto perché forte del prezzo. Infatti Asus molto furbescamente ha sfornato più versioni omonime con differenze nelle sigle specifiche che però fanno la differenza per quanto riguarda il prezzo e soprattutto per le performance.

Oggi andiamo ad analizzare la versione più economica della serie Zenfone 2 ovvero la Ze500cl.

Partiamo subito col parlare del prezzo di listino, davvero molto interessante. Infatti solo € 199,00 per accaparrarsi uno smartphone che può contare su un hardware di tutto rispetto.

HARDWARE : 

All’interno di questa variante ZE500CL abbiamo un processore Intel Atom Z2560 dual core da 1,8 GHz. La RAM ammonta a 2 GB e la memoria interna a 8 GB. È anche disponibile una variante da 16 GB che consigliamo fra le due. Come si può dedurre dalle specifiche tecniche abbiamo una componentistica hardware davvero notevole.

Lo schermo da 5 pollici ha una risoluzione di 1280 x 720 pixel ed è in tecnologia IPS. La resa dei colori è molto buona, anche se vira leggermente ai toni scuri inclinando la visuale del telefono. La luminosità automatica è generalmente buona, anche se a volte è rimasta leggermente inferiore al livello che avremmo desiderato. Impostandola manualmente potrete arrivare anche a livelli di luminosità notevoli.

Supportato il doppio toppo per bloccare e sbloccare il display, così come varie gesture per avviare le nostre applicazioni preferite a schermo spento.

 

DESIGN : 

Il device è composto per la maggior parte da policarbonato che però risulta essere assai gradevole al tatto e abbastanza ben curato. Ovvio che non siamo dinanzi ad uno dei più bei smartphone del panorama hi-tech però tutto sommato è elegante e non troppo scontato.

Qui di seguito vi rimandiamo alla nostra Video-Recensione completa per una disamina più specifica.

VIDEORECENSIONE ASUS ZENFONE 2 ZE500CL

Vodafone Smart Prime 6: Recensione

By Tecnologia

 

Vodafone è sempre più presente sul mercato smartphone. Ecco che in questo 2015 esordisce con il nuovissimo Vodafone Smart Prime 6, uno smartphone dai mille volti. Il device in questione è sorprendente nell’esperienza d’uso quotidiana e sul mercato può rappresentare un vero e proprio best buy soprattutto per il suo prezzo di listino ( € 149 ).

Passiamo, quindi, alla nostra recensione nel dettaglio:  VIDEO RECENSIONE : 

 

FORM FACTOR : VOTO 8 Nonostante questo smartphone non sia dotato di materiali pregiati bisogna sottolineare un certo lavoro sotto il profilo design. La scocca posteriore, sebbene in policarbonato sembra quasi essere alluminio merito dell’ottima lavorazione della stessa che con una sorta di satinatura fa guadagnare punti alla bellezza del terminale. La back cover seppur removibile non contiene una batteria estraibile che sarebbe stata la vera ciliegina sulla torta. Il vano SIM è in formato micro e sulla destra vi è un vano per l’espansione della memoria.

DISPLAY : VOTO 7.5 E’ sempre ammirevole e degno di lode quando i produttori dei vari smartphone incrementano un buon display  con una buona risoluzione su device di questo calibro. Il display dello Smart Prime 6 è un ottimo pannello IPS lcd con risoluzione Hd ( 1280×720 ). Infatti in ogni circostanza lo smartphone restituisce un ottima resa grafica sia in sessioni di gaming che quando si guardano semplicemente foto e video.

BATTERIA : VOTO 5 Unica nota dolente è la batteria che fa perdere molti punti allo Smart Prime 6. Nonostante un buon amperaggio dell’unità ( 2500 mah ) lo smartphone alza bandiera bianca circa alle 18.00 pm. Purtroppo questo è dovuto alla poca ottimizzazione software del device che pregiudica un pessimo drenaggio della batteria.

HARDWARE / GAMING : VOTO 6.5 Ottima la dotazione hardware che può contare sul Quadcore Snapdragon 410 ( 64 bit ) coadiuvato alla scheda grafica adreno 306, 1 gb ram e 8 gb rom ( 5 GB liberi ). Lo smart prime si comporta sempre molto bene nel corso della giornata stress. Anche le sessioni di gaming più dure sembrano non dare troppi problemi al device che risponde sempre con prontezza senza mai grossi problemi o rallentamenti. Anche giochi pesanti come Asphalt 8 girano in maniera fluida e prestante.

BROWSER : VOTO 7 La potenza del processore si fa sentire soprattutto per quanto riguarda il Browser. Anche con siti molto pesanti e in versione desktop non ci sono lag o problemi di fluidità. Veramente ottima l’esperienza web browsing che risulta sempre veloce e utile sopratutto per l’ampia diagonale dello schermo ( 5.0 pollici ).

FOTOCAMERA : VOTO 4.5 Decisamente pessima la fotocamera che stona con il resto dello smartphone. Sebbene sulla carta abbiamo in dotazione un sensore da 8 megapixel le foto scattate risultano essere di bassa qualità con colori molto impastati e immagini poco definite. La nitidezza delle immagini sono solo un lontano miraggio per questo smart prime 6. Discorso nettamente diverso per la fotocamera anteriore che invece cattura immagini discrete.

AUDIO : VOTO 6 – Voto basso dovuto soprattutto per la collocazione poco felice dello speaker di sistema che ne causa come al solito uno strozzamento audio quando lo smartphone viene poggiato su ripiano fonoassorbenti. Tutto sommato però la cassa speaker restituisce un audio abbastanza buono e solo raramente fastidioso e gracchiante.

CONCLUSIONI :  Lo smart prime 6 è un buon device, consigliato a tutte le persone che si avvicinano al mondo smartphone per la prima volta. Dotato di un’ ottima componentistica hardware, se non fosse per la pessima qualità della fotocamera posteriore si potrebbe veramente ritagliare una grossa fetta del mercato di media bassa fascia. Purtroppo i difetti sono importanti e non di poco conto. Tutto sommato però è un device fluido e ottimo per chi della fotocamera ne può fare tranquillamente a meno.

Samsung Galaxy J1: Recensione breve

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Samsung continua la sua infinita produzione di smartphone a volte anche inutili. Fortunatamente questo Galaxy J1 sembra non essere tanto inutile, soprattutto per la fascia di prezzo e il target che va a ricoprire. Galaxy J1 è un terminale molto interessante soprattutto per il prezzo ( € 129 ) che attira così molti potenziali clienti che si avvicinano per la prima volta al mondo smartphone. Certo le prestazioni non sono quelle  che dovrebbe ricoprire un medio gamma del mercato, però svolge il suo lavoro in maniera egregia e riesce a garantire un’ autonomia di almeno un giorno. Passiamo, dunque, alla nostra recensione nel dettaglio:

FORM FACTOR : VOTO 7 Nonostante non sia uno smartphone di pregio bisogna ammettere che questo dispositivo è molto carino e le sue linee sono accattivanti e mai scontate. Quest’anno la casa sudcoreana ha veramente fatto un passo in avanti in termini di design per i suoi dispositivi. Materiali costituiti da un ottimo policarbonato che ricopre lo smartphone, rendendolo così più resistente ad eventuali urti e cadute.

DISPLAY : VOTO 6 E’ certo che ad oggi vedere display di questa qualità fa rabbrividire ( risoluzione 480 x 800 ) ma in uno smartphone di questo livello non ci si poteva aspettare di più. Tale risoluzione è stata adottata soprattutto per favorire una maggiore resa della batteria in termini di autonomia. La diagonale di 4.3 pollici è sufficiente per un esperienza smart a tutto tondo. Pessima la visibilità sotto la luce diretta del sole.

ECCO LA NOSTRA VIDEORECENSIONE :

BATTERIA : VOTO 7 Come anticipato, la batteria ( 1850mah ) grazie alla bassa risoluzione del display riesce a garantire una giornata di uso intenso senza troppi problemi. Con il risparmio energetico attivo  arrivare a due giorni di autonomia non è un’utopia.

HARDWARE : VOTO 5.5 Questo smartphone non verrà annoverato sicuramente tra i migliori del 2015 nella sua fascia, soprattutto per il comparto hardware che è veramente scandaloso. Oggi avere a che fare con un dispositivo dotato di soli 512 mb ram è alquanto anacronistico e poco piacevole. Il processore è un discreto dual core spreadtrum cortex A7 1.2 ghz coadiuvato ad un scheda video Arm mali 400mp che non garantisce sessioni di gaming pesante. Lo storage è di soli 4gb espandibile mediante microsd fino a 128gb.

BROWSER : VOTO 6- Appena sufficiente l’esperienza web browsing che accompagna questo Galaxy J1. Il display certo non aiuta l’esperienza che non di rado deve subire vari problemi di lag e di mancata reattività ai comandi che si impartiscono. Senza mezzi termini diciamo che il browser è utile solo per consultare news su internet prettamente su siti studiati ad hoc per il mobile.

FOTOCAMERA : VOTO 6.5 Abbiamo due fotocamere discrete su questo terminale che per certi versi può apparire controverso dati i suoi alti e bassi. Sul retro abbiamo una fotocamera da 5 megapixel ( con flash led ) che riesce ad acquisire immagini abbastanza buone in diurna, da dimenticare le foto in notturna che sono sempre caratterizzate da colori impastati e poco definiti. La fotocamera anteriore da 2 megapixel è invece ideale per gli amanti dei selfie seppur poco nitidi.

AUDIO : VOTO 6.5 Lo speaker di sistema è discretamente potente anche se a tratti restituisce un suono gracchiante e poco piacevole. Capsula auricolare sempre perfetta in ogni circostanza. Comparto audio degno di uno smartphone di questa fascia.

CONCLUSIONI : Siamo dinanzi all’ennesimo smartphone di samsung che però può essere utile  per far avvicinare i neofiti al mondo della tecnologia mobile senza che quest’ultimi abbiano una pessima prima esperienza; causando cosi un repentino allontanamento. Piuttosto questo smartphone potrà accendere l’interesse di queste persone che rapite dalle potenzialità di alcune funzioni smart, avranno sicuramente presto il desiderio di acquistare un nuovo dispositivo ben più prestante. Potremmo definire il Galaxy J1 un’ottima fase di transizione.