Sono onesta: sono stupita. Alla conclusione della 24esima edizione del Torino Comics sono entusiasta e stupita, rimpiangendo di essere stata presente solo l’ultimo giorno.
Appena varcata la soglia del Lingotto Fiere, scontrandomi con i classici stand di negozianti, il mio pensiero iniziale è stato “Ecco qua! L’ennesima fiera piena zeppa di bancarelle dove vendono tutti le stesse cose”, per poi contraddirmi subito e sbalordirmi.
Nonostante il primo scontro, ho notato abbastanza diversificazione tra i vari stand e le merci esposte, rendendo il passeggiare nella ressa ben più interessante. Presente anche l’area dedicata alle prove dei giochi da tavolo, sebbene non molto grande.
Superata la prima zona, mi sono imbattuta nell’area games con un grande spazio dedicato e diverse possibilità: dal retrogaming con cabinato, ai simulatori di guida, alla postazione VR e infine la zona dedicata ai tornei MPO (Multi Player Online). Vedere questo grande spazio per il settore, lo ammetto, mi ha fatto scendere una lacrimuccia di commozione, soprattutto data la moltitudine di persone attive e interessate a fruirne.
Un’altra cosa che mi ha davvero colpito è stata l’area dedicata al disegno digitale gestita da Event Horizon School, dove venivano svolti in loco workshop di digital art e game developing: dal sound design alla concept art, dalla modellazione 3D ai segreti per diventare un game designer. Ovviamente tutta questa tecnologia non ha oscurato sia la Scuola Internazionale del Fumetto che tutti i disegnatori e fumettisti presenti nel padiglione. Ho incontrato volti ormai noti nel settore come Bigio, Don Alemanno e Felinia, che con professionalità e un pizzico di dolcezza accontentavano le richieste dei loro fan.
Sembrava non esserci altro, ma andando poco più avanti, mi sono ritrovata nell’area intrattenimento più grande che io abbia mai visto. Avete presente a Ciao Darwin quando arriva il momento della macchina del tempo? Ecco, la sensazione che ho provato è stata quella di passare dalla porta temporale e ritrovarmi in un una moltitudine di mondi (ma senza Laurenti e senza elementi trash): spettacoli rievocativi e percorsi tematici di varia natura come il mondo Marvel e DC, casa Baggins dal Signore degli Anelli, Bullet and Beans, Ghostbuster, e, naturalmente, scontri di scherma laser ispirati a Star Wars e molto altro ancora.
Insomma, abbastanza da soddisfare ogni palato.
Sono stata molto colpita anche dalla grandissima affluenza nell’area youtuber. Ragazzi, una serpentina così lunga mai vista in vita mia! Ho sempre sostenuto che la potenza mediatica di YouTube fosse grande, ma lì ne ho avuto prova tangibile, e tutta quella coda per poter vedere anche solo per un attimo i loro idoli.
Immancabili gli sguardi malevoli quando, per poter accedere all’area palco, chi era in fila ha creduto che volessi scavalcarli per arrivare ai loro beniamini.
E dopo tanto vagare, eccomi finalmente all’area palco.
Anche qui sono state proposte diverse attività, come concerti e karaoke a tema. Nell’attesa della gara, ho potuto intervistare alcuni cosplayer, per tastare il polso e vedere come viene vissuta a Torino la competizione in questo ambiente, come Emiliano, lì con la sua famiglia, che mi dice: “Sono 8 mesi che facciamo cosplay. Mio figlio mi ha convinto a cimentarmi in questa esperienza ‘minacciandomi’ di non venire più se non facevamo cosplay insieme. È un’esperienza che consiglio a tutti, perché unisce le persone e crea legami di amicizia nonostante a volte ci siano dei contrasti.”.
Ho avuto anche il piacere di parlare con Paolo, (che in seguito ha vinto il premio Miglior Make-up) che alla mia domanda sulle sue aspettative per questa gara cosplay mi ha risposto “Nessuna. Salgo sul palco per passione e per divertirmi. Il resto, se viene, è bellissimo, altrimenti sarà bellissimo anche solo aver partecipato”.
Insomma, come potete chiaramente intuire la mia esperienza al Torino Comics è stata molto positiva e non mancherò di prendere parte alla prossima edizione, di certo.
Volendo trovare a tutti i costi un difetto, lo possiamo cercare nell’area conferenze, che, messa quasi in un angolo ed a vista, a causa del notevole via vai lì intorno, rendeva a mio avviso difficoltosa l’esposizione per i relatori e l’ascolto per il pubblico.
Tirando le somme, il mio voto finale per questo Torino Comics 2018 è di 4 occhialini nerd.
Rivivi questa fiera attraverso le nostre foto.