È raro, ma ogni tanto accade. Ho visto un film di cui già sapevo la trama. Più che altro perché deriva da un libro. Ho visto Inferno, del regista Ron Howard con Tom Hanks, basato sul libro di Dan Brown. Nonostante conoscessi la storia, sono rimasto particolarmente colpito, sia per la bellezza visiva, che va detto, rende molto visto che tutti i libri di Dan Brown, vuoi o non vuoi, sfociano nell’arte e nella visione diversa di opere artistiche.
In questo film, il terzo della serie iniziata con Il Codice Da Vinci, l’Italia è predominante. Un vero spot per il nostro paese, che grazie a Firenze ed al sommo poeta Dante, è più che centrale in tutta la trama. Grazie al film di Ron Howard possiamo osservare da vicino il Palazzo Vecchio di Firenze, oltre allo spettacolarità della “Battaglia di Marciano” di Vasari nel Salone dei Cinquecento. Da non sottovalutare anche le altre location come Venezia e Istanbul.
La storia regge, è ben scritta e tutte le indicazioni infernali sono ben caratterizzati. Sicuramente un film ben fatto, ma quello che mi ha fatto storcere il naso è proprio il fatto di conoscere il libro e quindi la storia. Non ci giro troppo intorno, ma non mi va di rovinare l’esperienza a chi non l’ha visto, ma il finale è diverso. Dettaglio non trascurabile.
In conclusione, il film che chiude la trilogia del Professor Robert Langdon è molto piacevole, lascia lo spettatore sbalordito dal punto di vista visivo, merito delle pazzesche bellezze presenti nel nostro territorio. La continua simbologia tra la storia e la vita di Dante permettono di conoscere meglio la nostra storia, che, purtroppo, troppo spesso sottovalutiamo.
Il responso è positivo, anche se c’è l’amaro in bocca della storia modificata, ma è raro. Si sa, ormai siamo abituati a vedere prima i film. Per noi Inferno merita 3 occhialini su 5.