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Osmosis è una serie televisiva francese del 2019 creata da Audrey Fouché e diretta da Thomas Vincent. Composta da 8 episodi, distribuita su Netflix il 29 marzo 2019, e ambientata a Parigi, narra di un futuro prossimo non troppo lontano in cui una rivoluzionaria startup promette di trovare l’anima gemella senza margine d’errore. Esther e Paul, sorella e fratello, sono i fondatori di Osmosis. Ciò che offre ai propri utilizzatori è l’amore sicuro attraverso una rivoluzionaria tecnologia di nano-macchine e innesto sottocutaneo. La certezza di poter trovare in breve tempo la propria anima gemella tra milioni di possibili alternative. A contrapporsi troviamo Perfect Match, sito di incontri che utilizza la realtà virtuale con visore che si propone con lo slogan “tutti meritiamo l’amore” ma che in realtà è usato dall’utenza per rapporti occasionali e vede in Osmosis una minaccia per i propri affari. Sfruttando il pensiero etico e morale della società conservatrice riguardo le ingerenze della tecnologia nella sfera privata tenta di far crollare questo impero nascente. Lo spirito critico e di riflessione che la serie ci offre è vasto, forse anche troppo considerando che abbiamo solo 8 puntate per elaborare il tutto, ma cercherò di portare alla vostra attenzione i punti più salienti.

Rispetto della privacy

Quasi onnipresente nella serie. Preoccupazione principale anche nel nostro quotidiano. Il rispetto della nostra intimità e dei nostri pensieri. Nel telefilm le nano-macchine all’interno del nostro corpo e l’innesto sottocutaneo offrono un servizio di supporto e monitoraggio continuo sia dal punto di vista tecnico che psicologico e biologico, portando all’estremo questa preoccupazione in uno dei tester. Pensateci: nessuna possibilità di mentire o negare di fronte ad emozioni o disagi, tutto sotto l’occhio attento di un addetto ai lavori. Tuttavia Osmosis afferma che non c’è un effettivo controllo della mente, né dei pensieri, né di altro, ma solo una osservazione da un punto di vista biologico: poiché pensieri ed emozioni sono degli impulsi elettrici, attraverso i dati raccolti si può dedurre quali emozioni e sentimenti si stiano provando. Prima dell’intervento umano c’è l’intelligenza artificiale che si occuperà di un primo approccio, mentre in casi più preoccupanti ci sarà un “richiamo” dal personale medico dello staff. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale è semplice e il telefilm lo rende chiaro sin dalle prime sequenze dedicate ai beta test prima dell’impianto: interfacciarsi con un robot riduce drasticamente il tasso di menzogna, poiché non si percepisce né il senso di giudizio né imbarazzo nell’affrontare temi sensibili, specialmente di natura intima. Potrebbe essere tranquillamente paragonato alla creazione di un avatar ideale o più semplicemente al trovarsi dietro un monitor. Ci sentiamo protetti, al sicuro e quindi più propensi ad esporci, senza contare che con un gesto della mano sull’innesto le comunicazioni con l’operatore si disattivano, rendendo impossibile il monitoraggio, dando la possibilità di scelta all’utente con una semplice disconnessione.

La tecnologia come strumento di influenza e manipolazione

E passiamo quindi al secondo argomento principale, una preoccupazione diffusa e applicabile a tutte le novità tecnologiche. Può la tecnologia avere un’influenza e manipolare l’io e la mente umana? La cosa che più mi è piaciuta della serie Osmosis è proprio che attraverso la narrazione delle vicessitudini delle “cavie” del beta test dimostra per l’appunto che una tecnologia non porta ad un risultato univoco, né tramite il suo corretto utilizzo né grazie ad una aderenza al “manuale di istruzioni”, perché per quanto ci possano essere calcoli e considerate le variabili, una fattore renderà imprevedibile il risultato finale: l’uomo. Basti pensare che quando accade un evento negativo come un atto di violenza, un omicidio, una ossessione o dipendenza, spesso si riconduce tutto questo all’utilizzo delle nuove tecnologie che portano ad isolamento, comportamenti antisociali o sociopatici. Queste problematiche sono reali e non starò qui a smentirle, ma non è l’uso della tecnologia in sé il fattore scatenante, bensì un semplice mezzo di conforto, esattamente come potrebbero essere per un utente tossico di serie tv, oppure la dipendenza da alcool. Anche in questo i tester di Osmosis dimostrano l’infondatezza di questo preconcetto. L’uso della tecnologia non è correlato con gli atti di violenza, l’aggressività ecc, ma col bisogno di crearsi un posto sicuro, un’isola felice. L’app Osmosis ti porta davanti l’anima gemella e di fatto il suo compito termina lì, e starà a noi e solo a noi scegliere se e come approcciarla, se viverla oppure no, reagire bene o male, rispondere con aggressività o amore che sia e questo dipende dal nostro più intimo io e dalla nostra morale soggettiva. Per quanto il programma possa essere accurato nei suoi calcoli, il responso potrebbe non essere veritiero a causa della variabile umana. Il potere decisionale, le scelte di ognuno di noi sono incontrollabili. Sta solo all’utente stare all’interno delle regole di utilizzo o uscire fuori dai margini. Ciò che ne deriverà sarà solo il risultato delle sue scelte, nulla di più, nulla di meno, e questo vale sia per chi sta dentro la rete di Osmosis sia nei confronti di chi ne regola il corretto funzionamento.

Basti pensare all’esperimento condotto dal nostro boss Nerd Erick Cannamela su Tinder. Anche se l’utenza lo usa per incontri di rapporto occasionali, in realtà era stato concepito come un sito di incontri romantici e la community ne ha modificato l’indirizzo. Se volete saperne di più sull’argomento andate al link che vi lascio qui in descrizione. Fidatevi, ne vale la pena.

http://www.nerdattack.it/nerdpensiero/si-puo-giudicare-un-libro-dalla-copertina-lamore-al-tempo-tinder/

Ogni giorno vediamo nuove innovazioni tecnologiche, sempre più vicine a noi, che ampliano il contatto uomo-macchina per facilitare la nostra vita e la cura della nostra persona. Ma dove porterà questa tecnologia? Quali saranno le potenzialità e i mezzi  che le nuove ricerche mettono a nostra disposizione e quali nuovi mercati potrebbero esserci proposti? Non ci è dato conoscere il futuro e serie come Osmosis possono fornirci una finestra su una possibile realtà, ma una cosa è sicura: il risultato che otterremo da questo rapporto dipenderà solo dalle nostre scelte. Starà a noi scegliere di mantenere la nostra umanità o inaridirci fino a rimanere completamente indifferenti a tutto.

Dalla vostra Grayfox_001 è tutto e vi ricorda che per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità e curiosità del mondo nerd il posto è uno solo: Nerd Attack! Alla prossima amici lettori!

 

 

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