Articolo a cura di Mirko Manzella.
Ci sono tante certezze, forse dovute alle miriadi di cliché a cui ci hanno abituati, che sono entrate nelle teste di noi videogiocatori.
Dalle trame a volte troppo scontate – la principessa la salviamo sempre, dopotutto – al fatto che , quasi sempre, il fuoco batte l’erba e via dicendo.
Ma su una cosa siamo ancora più certi: per quanto sia bravo il buon Renzo Piano, le città videoludiche non le batte nessuno, specialmente se gli “ingegneri” e gli architetti di turno sono quelle teste fantasiose dei giapponesi.
Rapture, Imperial City, Gotham e così via; insomma, tutte città stra famose e con quel quid di epico e grottesco ma che spesso, sia per l’atmosfera che per la struttura, non possono che soccombere innanzi a quelle metropoli, quei castelli fortezza, quei pittoreschi villaggi che ritroviamo dentro i giochi di ruolo in salsa nipponica.
Avremo tanti di quegli esempi da fare che ci perderemmo sicuramente di casa.
Dalla semplicità quasi elementare di Pallet Town allo squallore e la tristezza di Midgar; le città nei JRPG sono di solito interessanti, memorabili e – cosa più importante – stracolme di credenze legate alle vicende ed al folklore del titolo alla nostra mercé, pronte per essere scoperte ed assaporate.
Cari Nerd, non siamo qui per fare un elenco nostalgico delle migliori città presenti nei GDR nipponici, ma per metterci il cuore in pace e cerca di eleggere la MIGLIOR CITTA’ dei classici giochi di ruolo giapponesi e vi assicuro che non è per nulla facile.
Mi spiace davvero per Midgar, ma non sei tra le mie preferite. Mi spiace anche per
Fourside, Rabanastre, Zelo, Inaba, North Window Castle e tante, tante altre.
Personalmente di Lindblum, essendo stata la città che ha segnato la mia infanzia, ma come vi ho già detto dobbiamo essere oggettivi ed imparziali.
Al primo posto troviamo una nostra vecchia conoscenza: Etrenank (conosciuta anche come la capitale di Solaris) presente in Xenogears, gioco della Square dove potete anche leggere la nostra recensione.
Non si potrà visitare Etrenank fin da subito, ma dopo molte ore di gioco e di sudore, ma quando si varca le sue porte si rimane davvero soddisfatti del tempo perso per arrivarci. Combattendo per ore ed ore contro gli enigmatici e misteriosi agenti di Solaris, passo dopo passo scopriremo che questa città tecnocratica, che fluttua nel cielo nascosta da ogni sorta di visita da parte dell’uomo, è stata per generazioni la fonte primaria di tutto il male che attanaglia il microverso di Xenogears. Una volta che smantellerete le porte principali della città-fortezza e riuscirete a penetrare al suo interno, scoprirete l’inferno che si cela dentro questa splendida – in apparenza – struttura.
Ad Etrenank la gravità è invertita e tutti vivono, praticamente, a testa in giù. Inoltre, scoprirete che Solaris è una società dispotica, tecnocratica in cui l’élite prescelta di cittadini (detta di prima classe) impone il lavaggio del cervello, la schiavitù e la sottomissione delle “classi inferiore” attraverso un sistema tirannico basato non solo su caste, ma anche su codici ID e droni di sicurezza che separano con la forza le classi. I cittadini di terza classe vivono in un vero e proprio alveare che lasceranno solo quando verrà per loro il momento di lavorare.
Se parlano o si lamentano, verranno uccisi senza pietà dai droni di sicurezza.
Durante l’esplorazione Etrenank, ci faremo strada passando dal miserabile blocco di terza classe, fino alle sontuose e sfarzose abitazioni dei cittadini di prima classe, i quali vivono sulle spalle di chi sta sotto di loro – un’amara metafora che ci riporta in mente alcune ideologie storiche già viste e sperimentate, non è così?! – arrivando perfino a cibarci di una particolare bevenda fatta con gli scarti dei mutanti di Solaris – raccapricciante.
Cari lettori, spero di aver reso davvero l’idea di ciò che questa contorta città ha da offrire: tunnel e passaggi segreti da visitare, un palazzo imperiale colmo di segreti contorti da estrapolare parlando con il sovrano e la sua corte, giochi di potere e quella perenne sensazione che ti fa venir voglia di continuare a scavare in profondità nella trama del titolo.
Tutto ciò potrebbe bastare – gusti ed opinioni personali a parte – per incoronare Etrenank come miglior città presente in un JRPG. Certo, probabilmente non vorreste mai vivere lì, ma il fascino e la grandezza di un videogioco sta anche nel ricreare dei luoghi splendidi e visivamente incantevoli, ma che riescono al contempo ad evocare nel giocatore nausea e terrore.
Questo è ciò che rende così interessante questa terribile città: suscitare emozioni in un modo che poche altre città sanno fare.