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P. la mia adolescenza trans. Oltre le semplici apparenze

By Fumetti, NerdPensiero No Comments

Avete mai pensato a come sarebbe vivere in un corpo che non senti tuo? Sentirti fuori posto, in difetto? Avete mai provato l’esperienza di non essere accettati per quello che si è? Questi e molti altri sono temi raccontati nella storia di P. adolescente alla scoperta della sua identità e l’accettazione di sé stessa nella dura vita di tutti i giorni fatta di famiglia, scuola, vita sociale, incontri in rete e molto altro in un lungo viaggio nei sentimenti per arrivare all’amore verso sé stessa e alla sua naturale bellezza. Una verità raccontata senza filtri, senza censure di nessun tipo, un pugno difficile da incassare e che, in qualche modo, fa sì che ogni lettore possa rispecchiarsi e sentirsi meno solo. Secondo romanzo a fumetti autobiografico di Josephine Yole Signorelli pubblicato da Feltrinelli, che ancora una volta ha centrato il bersaglio portando all’attenzione del pubblico un argomento forte, ma così reale e presente che mai come in questi tempi è giusto trattare e capire ponendosi delle domande.

Non starò qui a dirvi di essere stata da sempre una sua fan. Ho avuto modo di incontrarla per la prima volta direttamente di persona nel febbraio del 2018 al Bologna nerd show, per me completa sconosciuta al suo banchetto, con le sue tavole cariche di erotismo “disegnato male”, ma c’è voluta molta insistenza da parte del mio socio Thilgon prima di convincermi a prendere in mano una delle sue opere. Continuava a dirmi “non te ne pentirai, sono certo che è una storia che non potrà non piacerti” e infatti ne fui letteralmente travolta e coinvolta leggendo tra una lacrima e una stretta al cuore “Romanzo Eplicito” (la sua opera prima sempre edita dalla Feltrinelli).

Josephine ha la capacità di narrare, con una cifra stilistica sintetica ed efficace al netto del tratto “grezzo” delle sue matite, temi e emozioni di una grande complessità che toccano personalmente chiunque li legga e porta con la sua nuova opera “P. la mia adolescenza trans” un pezzo di realtà che pochi hanno avuto il coraggio di narrare, perché ci viene insegnato che certe cose non vanno affrontate, ma vanno nascoste con vergogna. L’autrice si è messa totalmente a nudo raccontando la sua storia, il sentiero tortuoso che ha dovuto affrontare per raggiungere l’amore per sé stessa nella sua città natale, Catania, mentre “Romanzo esplicito” racconta la storia di come l’ha abbandonata. Le difficoltà non sono state certo poche e le esperienze narrate ti fanno vivere un misto tra empatia e rabbia per le ingiustizie subite dalla protagonista, che ciò nonostante è riuscita a trovare la sua voce, una voce che va all’unisono con quella dei suoi fan che grazie a lei oggi si sentono meno soli e meno incompresi. Un’opera che farà discutere non poco e non per poco tempo e che mette in luce il tessuto sociale in cui viviamo fatto di intolleranze, pregiudizi e giudizi su come tutti dovremmo essere.

Le parole iniziali della protagonista mettono subito in chiaro la situazione in cui si trova e vive in modo costante:

Non mi piaccio, ma faccio di tutto per attirare l’attenzione. Chi non ha mai provato questa sensazione non può capire di cosa parlo. Alla gente non importa nulla della mia sensibilità o intelligenza. È il mio corpo a catturare il loro interesse. E io glielo offro in pasto, lo esibisco. Per strada mi guardano, mi offendono, si eccitano. Mi trattano come un oggetto, ma solo così credo di valere qualcosa. È il solo modo che conosco, l’unico che ho imparato.”

Molti si sono soffermati con shock sull’outing fatto dall’autrice, ma non è quello che dovrebbe sconvolgerci. Ciò che mi ha dato da pensare è il tessuto sociale in cui viviamo, la noncuranza che si ha verso il nostro prossimo, la repressione cui ci sottoponiamo costantemente per vivere secondo il concetto di “cosa è giusto”, trattando il diverso come qualcosa di errato, sbagliato. Di fronte al nuovo, si sa, l’essere umano è tendenzialmente spaventato e non reagisce positivamente o con curiosità, ma, per citare il mio videogioco preferito “Alice madness returns” “Diverso non è né bene né male, significa solo non uguale”, e con “P. la mia adolescenza trans” la nostra artista è riuscita a dimostrare proprio questo. La bellezza non ha un’unica forma, ognuno di noi ha una bellezza unica e personale da custodire e proteggere.

Il mio voto finale per “P. la mia adolescenza trans” è di 5 occhialini nerd pieni e con lode. Assolutamente consigliato.

Dalla vostra Grayfox_001 è tutto e vi ricorda che per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità e curiosità del mondo nerd il posto è uno solo: Nerd Attack! Alla prossima amici lettori!

Modena Nerd 2019. Successo dal cuore nostalgico

By Eventi, Fumetti, NerdPensiero, Videogiochi No Comments

Ha appena avuto termine la quarta edizione del Modena Nerd arrivando a un tetto di ingressi di 23 mila persone. Uno straordinario successo che ha regalato a tutto il suo pubblico show dal vivo, videogames e star del web all’insegna della cultura pop. Sensibili sono stati i cambiamenti quest’anno a cominciare dalla superficie espositiva aumenta del 30%, espositori +15% oltre 70 autori in artist alley e alle innumerevoli attrazioni che hanno reso indimenticabile l’esperienza delle migliaia di visitatori.

Diverse sono state le scene a cui abbiamo assistito e che hanno portato alla luce la forza di questo comics. Abbracciando in modo globale la cultura nerd, essa riesce ad interessare e coinvolgere grandi e piccini. Da una generazione nerd ad un’altra la parola d’ordine per questa edizione è nostalgia e questo si riflette anche sugli ospiti presenti come Giovanni Muciaccia che sabato ha realizzato dal vivo uno dei suoi “attacchi d’arte”, mentre domenica Danilo Bertazzi e Lorenzo Branchetti gli interpreti di Tonio Cartonio e Milo Cotogno ne “La Melevisione” – hanno guidato il pubblico in un vero e proprio viaggio fatto di ricordi e aneddoti, all’insegna di uno dei periodi più belli della recente storia televisiva. Lo show di Giorgio Vanni ha chiuso in bellezza i due giorni di intrattenimento non-stop dell’arena spettacoli: due ore di musica e migliaia di persone che ballavano sulle note delle sigle dei cartoni animati più famosi, lasciandosi coinvolgere da un irresistibile mix di melodie, luci, immagini ed effetti di scena. Estremamente apprezzata anche l’area gaming, in cui le differenze di età non esistono e i genitori siedono insieme ai figli per provare i videogiochi next gen: un’avveniristica arena con centinaia di posta-zioni PC e Playstation 4, i setup di realtà virtuale e tutti i titoli più in voga del momento, da Fortnite a Fi-fa 19, da Super Smash Bros Ultimate a League of Legends e Rainbow Six. Le finali dei tornei, con i migliori giocatori provenienti da tutta Italia, hanno raccolto gli appassionati intorno al main stage dell’arena, dove era possibile assistere alle incredibili performance dei partecipanti sul grande maxi-schermo, proprio come accade per gli eventi sportivi di maggior richiamo. Confermando ancora una volta il proprio carattere intergenerazionale, Modena Nerd ha saputo poi coniugare la propensione al futuro con uno sguardo rivolto al passato, e in particolare ai videogiochi vintage e al loro fascino senza tempo. Accanto alle console più moderne i padiglioni di Modena Fiere hanno accolto 90 postazioni con i sistemi di gioco che hanno fatto la storia – dall’Atari 2600 al Commodore 64, dal Nintendo 8 bit al Megadrive e alla Playstation – oltre a una grande sala giochi arcade di 60 cabinati e flipper.

Se il gioco elettronico avvicina le generazioni e crea legami tra le persone che si divertono le une accanto alle altre, i grandi protagonisti del mondo del fumetto sono in grado di affascinare chiunque con la loro incredibile capacità di dare vita a interi mondi di fantasia, foglio e matita alla mano. I visitatori di Modena Nerd hanno avuto modo di vedere all’opera dal vivo oltre 70 autori italiani e internazionali, ammirandone le tecniche in artist alley oppure in area workshop, dove gli aspiranti fumettisti potevano apprendere i segreti della nona arte direttamente dai suoi più celebri esponenti: Ian Churchill, Paolo Barbieri, David Lopez, Pere Perez, Marco Nizzoli, Stefano Landini, Loputyn e tantissimi altri.

“Al termine del mio primo Modena Nerd – ha affermato Marco Momoli, nuovo Direttore Generale di Modena Fiere – posso dire che la cosa più gratificante è stata vedere la felicità sui volti dei visitatori. Modena Nerd abbraccia un pubblico molto vasto, i nonni con i nipoti o i genitori con i figli, e per noi è una grande soddisfazione poter offrire ai modenesi la possibilità di trascorrere due giorni all’insegna del divertimento e del “gioco buono”. Il programma dei due giorni è stato molto ricco – ha proseguito il Direttore Generale – e i dati di visitazione premiano la nostra scelta di investire nel progetto, con una crescita stimabile intorno al 10% rispetto al 2018”. Al momento della chiusura sui volti dei visitatori si poteva notare la felicità per le emozioni provate, ma anche un pizzico di tristezza perché Modena Nerd volgeva al termine: “Questo per noi è un ulteriore stimolo – ha concluso il Direttore Generale Momoli perché sappiamo che siamo riusciti a entusiasmare tantissime persone e, proprio per questo, vogliamo impegnarci al massimo per fare ancora meglio il prossimo anno”.

Torniamo da questa esperienza entusiasti e felici di averne preso parte, poiché possiamo dire a gran voce che è davvero un comics per tutti fatto di divertimento, cultura e che unisce le genti in un’atmosfera positiva e di divertimento. Pertanto il voto finale per questo Modena Nerd 2019 è di 5 occhialini nerd su 5. Punteggio pieno signori miei.

 

 

 

 

Dalla vostra Grayfox è tutto e ci vediamo alla prossima avventura!

 

 

Il migliore dei mali. Un giallo tutto italiano.

By Fumetti, NerdPensiero No Comments

Sud italia degli anni 90. Il periodo delle cabine telefoniche, del primo game boy, del gelato camillino e molte altre nostalgiche realtà. 5 ragazzi, un cane scomparso e un inquietante vicino di casa sono il mix creato per un giallo tutto da scoprire. È la storia di Ettore, Dante, Milo, Neri e Michelangelo che per uno strano scherzo del destino si troveranno insieme immersi in una ragnatela di misteri riguardante tutta la cittadina di Morene Sassi e l’oscura Tamaranto, un’azienda dalla dubbia moralità che in qualche modo gravita nella vita dei nostri protagonisti e dei suoi cittadini. All’apparenza i nostri protagonisti possono sembrare come molti altri: ragazzini spensierati, occupati solo a vivere una vita da cortile fatta di giochi, gelato e mare, ma ognuno di loro porta una storia personale e famigliare non semplice e piena di tormenti non facili da gestire. Nonostante le loro diversità e caratteristiche si uniranno per far luce sulla faccenda del cane scomparso, del misterioso vicino di casa e molto…molto altro ancora sembrerebbe.

Pubblicato da Shockdom, sceneggiato da Violetta Rovetto (alias Violetta Rocks) e disegnato da Marco Tarquini (alias Tarma) hanno portato sul panorama fumettistico italiano un’opera diversa dalle altre e per nulla scontata. Nei mesi precedenti al lancio, I due ragazzi sono stati davvero abili a parlare della loro fumetto senza dare la possibilità al potenziale lettore di farsi anche solo un’idea della storia proposta. Le tematiche sono svariate e dal forte impatto sociale. già nelle prime tavole mette in chiaro che ne vedremo davvero delle belle, ma non voglio dirvi oltre, perché non voglio rovinarvi il potenziale viaggio che vi invito assolutamente a fare. Ho avuto modo di leggerlo recentemente (praticamente qualche ora precedente alla scrittura di questo articolo) e sono rimasta totalmente rapita da questa storia, tant’è che in questo momento sto soffrendo della “sindrome di Stoccolma”: nello specifico senso…voglio sapere come va avanti, porca paletta! Mi sento intrappolata e innamorata, e come me molti altri, nella curiosità di sapere e i creatori sono i nostri carcerieri. Nonostante sia un giallo autoconclusivo, dà comunque spazio alla linea narrativa collegata ai prossimi numeri in programma (perciò Shockdom, non facciamo scherzi eh! Che qui c’è gente che aspetta) ed è suddiviso in tre parti: quello appena uscito parla della loro preadolescenza, mentre i prossimi saranno dedicati all’adolescenza e all’età adulta. Vi stupirà sapere che il volume attualmente disponibile è solo la prima metà della storia dedicata alla preadolescenza.

Cavolo, ne avremo da leggere! Ma vista la qualità dell’offerta proposta ben venga. Viva il sano intrattenimento fumettistico. E che dire della mano di Marco Tarquini? Il suo tratto è molto particolare e si sposa perfettamente con la narrazione proposta, dando alla possibilità di immedesimarsi anche da un punto di vista grafico, specialmente in scene più buie e cariche di tensione. Le doti narrative di Violetta ti tengono letteralmente incollato al fumetto. Tutto scorre benissimo, niente è lasciato al caso, la trama è avvincente e i personaggi ben delineati e ricchi di sfumature. Come potete intuire dalle mie parole sono molto soddisfatta di questo fumetto, ma essendo che ancora tutto da raccontare aspetterò con devota pazienza le prossime uscite. Nel frattempo dono a questo “primo boccone” il voto di 4 occhialini nerd su 5.

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Violetta Rocks

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Marco Tarquini

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Shockdom

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Osmosis. Un algoritmo può effettivamente trovare l’anima gemella?

By NerdPensiero, Serie TV, Tecnologia No Comments

Osmosis è una serie televisiva francese del 2019 creata da Audrey Fouché e diretta da Thomas Vincent. Composta da 8 episodi, distribuita su Netflix il 29 marzo 2019, e ambientata a Parigi, narra di un futuro prossimo non troppo lontano in cui una rivoluzionaria startup promette di trovare l’anima gemella senza margine d’errore. Esther e Paul, sorella e fratello, sono i fondatori di Osmosis. Ciò che offre ai propri utilizzatori è l’amore sicuro attraverso una rivoluzionaria tecnologia di nano-macchine e innesto sottocutaneo. La certezza di poter trovare in breve tempo la propria anima gemella tra milioni di possibili alternative. A contrapporsi troviamo Perfect Match, sito di incontri che utilizza la realtà virtuale con visore che si propone con lo slogan “tutti meritiamo l’amore” ma che in realtà è usato dall’utenza per rapporti occasionali e vede in Osmosis una minaccia per i propri affari. Sfruttando il pensiero etico e morale della società conservatrice riguardo le ingerenze della tecnologia nella sfera privata tenta di far crollare questo impero nascente. Lo spirito critico e di riflessione che la serie ci offre è vasto, forse anche troppo considerando che abbiamo solo 8 puntate per elaborare il tutto, ma cercherò di portare alla vostra attenzione i punti più salienti.

Rispetto della privacy

Quasi onnipresente nella serie. Preoccupazione principale anche nel nostro quotidiano. Il rispetto della nostra intimità e dei nostri pensieri. Nel telefilm le nano-macchine all’interno del nostro corpo e l’innesto sottocutaneo offrono un servizio di supporto e monitoraggio continuo sia dal punto di vista tecnico che psicologico e biologico, portando all’estremo questa preoccupazione in uno dei tester. Pensateci: nessuna possibilità di mentire o negare di fronte ad emozioni o disagi, tutto sotto l’occhio attento di un addetto ai lavori. Tuttavia Osmosis afferma che non c’è un effettivo controllo della mente, né dei pensieri, né di altro, ma solo una osservazione da un punto di vista biologico: poiché pensieri ed emozioni sono degli impulsi elettrici, attraverso i dati raccolti si può dedurre quali emozioni e sentimenti si stiano provando. Prima dell’intervento umano c’è l’intelligenza artificiale che si occuperà di un primo approccio, mentre in casi più preoccupanti ci sarà un “richiamo” dal personale medico dello staff. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale è semplice e il telefilm lo rende chiaro sin dalle prime sequenze dedicate ai beta test prima dell’impianto: interfacciarsi con un robot riduce drasticamente il tasso di menzogna, poiché non si percepisce né il senso di giudizio né imbarazzo nell’affrontare temi sensibili, specialmente di natura intima. Potrebbe essere tranquillamente paragonato alla creazione di un avatar ideale o più semplicemente al trovarsi dietro un monitor. Ci sentiamo protetti, al sicuro e quindi più propensi ad esporci, senza contare che con un gesto della mano sull’innesto le comunicazioni con l’operatore si disattivano, rendendo impossibile il monitoraggio, dando la possibilità di scelta all’utente con una semplice disconnessione.

La tecnologia come strumento di influenza e manipolazione

E passiamo quindi al secondo argomento principale, una preoccupazione diffusa e applicabile a tutte le novità tecnologiche. Può la tecnologia avere un’influenza e manipolare l’io e la mente umana? La cosa che più mi è piaciuta della serie Osmosis è proprio che attraverso la narrazione delle vicessitudini delle “cavie” del beta test dimostra per l’appunto che una tecnologia non porta ad un risultato univoco, né tramite il suo corretto utilizzo né grazie ad una aderenza al “manuale di istruzioni”, perché per quanto ci possano essere calcoli e considerate le variabili, una fattore renderà imprevedibile il risultato finale: l’uomo. Basti pensare che quando accade un evento negativo come un atto di violenza, un omicidio, una ossessione o dipendenza, spesso si riconduce tutto questo all’utilizzo delle nuove tecnologie che portano ad isolamento, comportamenti antisociali o sociopatici. Queste problematiche sono reali e non starò qui a smentirle, ma non è l’uso della tecnologia in sé il fattore scatenante, bensì un semplice mezzo di conforto, esattamente come potrebbero essere per un utente tossico di serie tv, oppure la dipendenza da alcool. Anche in questo i tester di Osmosis dimostrano l’infondatezza di questo preconcetto. L’uso della tecnologia non è correlato con gli atti di violenza, l’aggressività ecc, ma col bisogno di crearsi un posto sicuro, un’isola felice. L’app Osmosis ti porta davanti l’anima gemella e di fatto il suo compito termina lì, e starà a noi e solo a noi scegliere se e come approcciarla, se viverla oppure no, reagire bene o male, rispondere con aggressività o amore che sia e questo dipende dal nostro più intimo io e dalla nostra morale soggettiva. Per quanto il programma possa essere accurato nei suoi calcoli, il responso potrebbe non essere veritiero a causa della variabile umana. Il potere decisionale, le scelte di ognuno di noi sono incontrollabili. Sta solo all’utente stare all’interno delle regole di utilizzo o uscire fuori dai margini. Ciò che ne deriverà sarà solo il risultato delle sue scelte, nulla di più, nulla di meno, e questo vale sia per chi sta dentro la rete di Osmosis sia nei confronti di chi ne regola il corretto funzionamento.

Basti pensare all’esperimento condotto dal nostro boss Nerd Erick Cannamela su Tinder. Anche se l’utenza lo usa per incontri di rapporto occasionali, in realtà era stato concepito come un sito di incontri romantici e la community ne ha modificato l’indirizzo. Se volete saperne di più sull’argomento andate al link che vi lascio qui in descrizione. Fidatevi, ne vale la pena.

http://www.nerdattack.it/nerdpensiero/si-puo-giudicare-un-libro-dalla-copertina-lamore-al-tempo-tinder/

Ogni giorno vediamo nuove innovazioni tecnologiche, sempre più vicine a noi, che ampliano il contatto uomo-macchina per facilitare la nostra vita e la cura della nostra persona. Ma dove porterà questa tecnologia? Quali saranno le potenzialità e i mezzi  che le nuove ricerche mettono a nostra disposizione e quali nuovi mercati potrebbero esserci proposti? Non ci è dato conoscere il futuro e serie come Osmosis possono fornirci una finestra su una possibile realtà, ma una cosa è sicura: il risultato che otterremo da questo rapporto dipenderà solo dalle nostre scelte. Starà a noi scegliere di mantenere la nostra umanità o inaridirci fino a rimanere completamente indifferenti a tutto.

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Nerd show Bologna 2019. Un comicon in ascesa

By Eventi, Fumetti, NerdPensiero, Videogiochi No Comments

Si è appena conclusa la seconda edizione del Nerd Show Bologna, realtà giovane nel mondo del fumetto ma che ha saputo ritagliarsi il suo spazio in modo egregio. I dati lo confermano potendo vantare in 48 ore di manifestazione oltre 30 mila ingressi, un terzo in più rispetto alla prima edizione l’anno precedente.

Avendo già presenziato l’anno precedente (poco prima di avviare questo piccolo format di recensioni), posso affermare che i cambiamenti apportati nella gestione della fiera sono stati numerosi e ben graditi.

Ho apprezzato enormemente l’ampio spazio dedicato agli autori di fumetti, giochi e quant’altro, sia autoprodotti – infatti, appena entrati, si incontrava proprio questo spazio a loro dedicato – che supportati da case editrici, dando la possibilità al pubblico di conoscere nuovi autori oltre che i propri beniamini. Rispetto l’anno scorso sono stati invitati almeno il doppio degli autori affermati, creando una Artist Alley decisamente degna di nota.

Nello stesso padiglione era presente l’area mercato, che forse non presentava più stand rispetto lo scorso anno, ma erano decisamente più condensati, tanto che a tratti si aveva qualche difficoltà a percorrere il padiglione, specialmente sul fondo, dove trovava posto un ring da wrestling su cui si sono svolti incontri a tema (sfide dell’Uomo Tigre, scontri tra supereroi Marvel, ecc) e balli hip hop coreografati da Stefy Camparada, con un presentatore d’eccezione, Marco “Tola” Spatola, impersonator di Tony Stark. Trovo che l’idea degli incontri di wrestling tematici abbiano aiutato a contestualizzare meglio la presenza del ring e le attività svolte, creando anche una narrazione che ha divertito grandi e piccini.

Il padiglione gemello, invece, lasciava un respiro maggiore. Gran parte dello spazio era dedicato a giochi di società, console, e agli ormai immancabili Lego, con diorami meravigliosi composti da miliardi di mattoncini e anche aree laboratorio in cui sperimentare ad esempio la costruzione di una macchinina di mattoncini che si muove davvero, con tanto di percorso ad ostacoli su cui metterla alla prova. Presenti anche postazioni per sperimentare l’esperienza della realtà virtuale, stand-laboratorio di stampa tridimensionale e aree di analisi di gioco.

In fondo al padiglione, un grande palco adibito per performance canore di Giorgio Vanni, i Nanowar e The Spleen Orchestra, ma anche conferenze e interviste con Youtuber, doppiatori e showman degli anni ’90.

La conferenza che personalmente mi ha colpito è stata quella dedicata al fenomeno delle Flame Wars, moderata dal gruppo di psicologia dei videogiochi Horizon Psytech con ospiti Violetta Rocks, Fraffrog, Boban Pesov e Croix89, che hanno informato nonché commentato sulla tematica e come affrontarlo, ognuno dalla propria prospettiva.

Senza nulla togliere agli altri argomenti in programma, trovo che aver inserito un argomento di riflessione ed educazione di questo calibro dia merito all’organizzazione, nel non considerare solo la parte ludica e di intrattenimento di questo ambiente, e anche della figura dello youtuber stesso che spesso viene malvista, e che invece si può fare anche carico di questi argomenti importanti “approfittando” della sua posizione di rilievo. Sarebbe bellissimo che la cosa non si fermasse qui a una sola conferenza, perché, per quanto bello, non trovo che sia stato approfondito adeguatamente, vuoi per la tempistica da palco, vuoi per il contesto stesso, ma se si potesse proseguire il dibattito tramite altri mezzi, anche in più tappe, si otterrebbe sicuramente un concreto svisceramento del fenomeno, e magari chissà, ottimisticamente, scuotere le coscienze.

Giungiamo, infine, all’ultimo padiglione, in fondo, accessibile da entrambi i precedenti, dedicato per la maggior parte ai videogiochi, sia arcade, che arene competitive. Anche qui, in un lato, la presenza di un ring su cui si potevano sfidare due contendenti a colpi di mouse creava un effetto scenico, mentre nella zona centrale vari gruppi si sfidavano in e-sports. Le ultime due porzioni del padiglione erano invece dedicate una all’esposizione steampunk dell’associazione di San Marino Comics. L’ultima ad area palco per workshop, conferenze e gare cosplay.

Di gare cosplay se ne sono tenute due, una soft non competitiva il sabato, e una competitiva valida per selezione CNC la domenica, entrambe gestite dallo staff di Epicos e condotte dagli ormai noti Luca Panzieri e Chiara Madonia, spumeggianti come sempre.

La gara si è distinta per l’elevato numero di partecipanti e una certa qualità e varietà dei cosplayer. Incredibilmente, su 45 partecipanti, non si è ripetuto nemmeno un personaggio! Potrà sembrare una banalità, ma avendo accumulato una certa esperienza nel mio girovagare, è un evento più unico che raro, perciò tanto di cappello ai partecipanti, che hanno regalato al pubblico un vero spettacolo.

Personalmente mi sono molto divertita, e penso anche il pubblico vedendo le reazioni circostanti. In conclusione, dopo attente riflessioni e considerazioni sull’evento generale, mi rendo conto che questa mia recensione possa apparire diversa dalle altre, forse più analitica e apparentemente meno entusiastica, ma, essendo agli inizi, mi sembrava giusto affrontare il tutto con obiettività estrema e allo stesso tempo, visti i sensibili e positivi cambiamenti, con uno sguardo ottimistico e positivo per le future edizioni del Nerd Show Bologna.

Il mio voto finale è di 3 occhialini nerd e mezzo.

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Nerd Show Bologna

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Emanuele Ercolani intervistato da Nerd Attack!

By Fumetti, Radio No Comments

Non prendere impegni per Martedì, dalle 21 in poi in diretta su Nerd Attack, in onda su Radio102, Erick, Jhonny e Francesco intervisteranno Emanuele Ercolani, amico fumettista che ci parlerà del suo lavoro “2 Nerd a Carico”!

Ambientato nei giorni nostri a Roma – anno più anno meno – 2 Nerd a Carico racconta le vicende familiari dei 30-qualcosa-enni Sarah e Alberto alle prese con il figlio adolescente Luka che con loro grande rammarico poco condivide la loro grande passione per il fantastico in tutte le sue forme.

Sarah è stata cresciuta dalla madre americana Mimi a pane, latte e Star Wars e lavora come bartender in un prestigioso albergo romano. Alberto, figlio di Luigi e Agata – lui avvocato, lei professoressa – nella vita fa il nerd di carriera. Lavora part-time a Strategia e Tattica, storico negozio romano di GDR, e mantiene un sito a tema: “Nerdate a Nastro”. Completa il quadretto familiare il gatto Gizmo, una persiana che nei colori ricorda proprio il tenero esserino protagonista di Gremlins.

Con uscita quindicinale, la tavola auto conclusiva racconta un episodio nella vita di Luka, Sarah e Alberto, con occasionali incursioni dei personaggi di supporto Mimi, Luigi e Agata e le comparse dei compagni di classe di Luka e di gioco dei genitori. Dove possibile 2 Nerd a Carico farà riferimento a eventi reali del mondo nerd e non che accadano intorno alla data di uscita della tavola (uscite di film, convention, ecc.).

La prima tavola (Episodio 0) racconta la genesi della storia, quando due giovani Sarah e Alberto s’incontrano e si consolano dopo la prima di Star Wars 1 nel lontano 1999 concependo Luka e legandosi inaspettatamente per la vita.

2 Nerd a Carico è stato ideato e scritto da Daniel de Filippis e portato alla vita dalla mano e l’immaginazione di Emanuele Ercolani per WebComic Contest 2015 di Lega Nerd et all. (Lucca Comics & Games 2015).

Antonio Mannino torna su Nerd Attack!

By Radio No Comments

Antonio Mannino, direttore di Etna Comics, torna in diretta su Radio 102 e ci racconterà tutto quello che accadrà nelle fiera etnea. L’Etna Comics, che si svolgerà a Catania da Giovedì 31 Maggio a Domenica 3 Giugno. La manifestazione è conosciuta come il più grande Festival del Sud Italia ed, in soli sette anni, è diventata la terza manifestazione di settore in ordine di importanza sul territorio nazionale. È considerato un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti, cinema, cinema d’animazione, gioco e videogioco, ma anche musica, collezionismo, spettacolo, cultura tradizionale giapponese e tanto altro ancora, che vivono senza sosta il succoso programma dell’evento, ritenuto un’esperienza unica anche per i più fedeli habitué delle più famose convention internazionali. Nel 2017 la fiera ha stabilito il proprio record in 78.000 presenze.

Laureato a Rimini in Economia del Turismo, inizio la sua carriera come animatore e speaker radiofonico. Ha prestato la sua voce in numerose emittenti sparse su mezza penisola e ha organizzato decine di manifestazioni, rassegne e concerti, trasformando la sua passione in un vero lavoro. Tornato in Sicilia, fonda un’agenzia di organizzazione eventi, e dal 2011 fonda e tuttora è direttore generale di Etna Comics.

Innumerevoli saranno gli ospiti quest’anno, consigliamo a tutti di prendere visione del programma.

Michael Righini ospite di Nerd Attack

By Radio No Comments

Dopo esserci conosciuti in occasione dell’Akracomics, torna in nostra compagnia, questa volta radiofonica, il mitico Michael Righini!

Nato a Rimini il 26 Dicembre 1987, fin da bambino si appassiona al cinema e alla regia realizzando brevi filmati su VHS, nell’adolescenza dirige diversi cortometraggi, nel 2011 apre il suo canale Youtube approcciando anche le vesti di attore e comico, in pochi mesi riscuote Decine di Milioni di visualizzazioni. Studia recitazione, dizione e doppiaggio alla Voice Art Dubbing.
Nel 2014 ottiene una nomination come “Miglior Web Serie dell’anno” ai Web Show Awards per la sua prima opera impegnata da regista/sceneggiatore/attore intitolata “Fuga dalla Morte”, una nomination come “Best Character of the Year” ai Rome Web Awards e fa il suo esordio al Cinema come attore nel film “Tutto Molto Bello” di Paolo Ruffini.
Nel 2015 si aggiudica il 3° posto nella classifica dei video più visti nei primi 10 anni di Youtube Italia, viene nominato come “Web Star dell’Anno” agli MTV Awards e vince il premio “Top Short Movie” ai Web Show Awards.
Nel 2016 fa il suo esordio in Televisione e in Radio, come regista/attore della sitcom “Gruppi d’ascolto IGT” (Sky Uno), ospite speciale al programma “Challenge 4” (Rai4), e conduttore a Radio Kiss Kiss.
Nel 2017 riceve da Il Resto del Carlino il “Carlino D’oro” come “Artista Creativo” e ottiene una nomination come “Best Youtuber” a i Rome Web Awards.
Lo stesso anno su richiesta degli utenti, apre una campagna di crowdfunding per la produzione di “Fuga dalla Morte – Stagione 2” dal valore di 15’000 € che si conclude con grande successo superando il traguardo stabilito (16’300 € di budget), la serie compresa di 4 episodi da 60 minuti che esce settimanalmente su Youtube dal 4 Maggio.

Nel pieno della distribuzione di questa sua ultima opera, Michael Righini ci parlerà della seconda stagione di Fuga dalla Morte, delle sue passioni, del suo essere nerd! Appuntamento quindi dalle 21.20 su Radio 102 in FM in provincia di Trapani e parte di quella di Palermo e Agrigento sui 102.0, 100.1 e 95.5, nel digitale terreste al canale 798 in tutta la Sicilia e in streaming su www.radio102.it

Vi aspettiamo!

I Nerd Attack con Michael Righini durante la live della gara cosplay dell’Akracomics

Davide Bennato ci presenta “Black mirror. Distopia e antropologia digitale” in diretta radio

By Radio, Serie TV No Comments

Con grande gioia siamo felici di annunciare come ospite della nostra trasmissione radiofonica, Nerd Attack, la prima trasmissione in Italia dedicata al mondo del web in FM, in onda su Radio102, il professore Davide Bennato che ci presenterà il suo nuovo libro, appena uscito, “Black mirror. Distopia e antropologia digitale” edito da Villaggio Maori.

“Black mirror”, specchio nero come lo è uno schermo spento in cui lo spettatore si riflette, si vede vedere. E forse questa una delle metafore più calzanti individuate da questa raccolta di saggi che analizzano la serie di Charlie Brooker sotto molteplici punti di vista (sociologico, cinematografico). “Black mirror”, seppure con lungimiranza ed esiti talvolta estremizzati, ritrae in modo cinico e drammatico una realtà non troppo distante dall’attuale. Tecnologie quali GoPro sono le antenate dei grain impiantati nel cervello dei protagonisti in più episodi, così come la ricerca disperata di popolarità in rete anticipa sistemi di controllo totalitari fondati sui social network. E la tecnologia cattiva o è la nostra coscienza digitale ad esserlo? Fino a che punto possiamo ritenerci soltanto spettatori di cosa accade al di là dello specchio nero?

Davide Bennato, dottore di ricerca in Scienze della Comunicazione (Università La Sapienza – Roma), insegna Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia dei media digitali presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. È socio fondatore ed ex vicepresidente (2005-08) di STS Italia Società Italiana di Studi su Scienza e Tecnologia. È membro dl consiglio di Amministrazione di Bench s.r.l., spin off dell’Università di Catania specializzato in ricerche sociali e di mercato attraverso l’uso di big data. È membro del corpo docente della Lipari School on Computational Social Science. Tra le sue pubblicazioni: Sociologia dei media digitali. Relazioni sociali e processi comunicativi del web partecipativo (Laterza, 2011); Le metafore del computer. La costruzione sociale dell’informatica (Meltemi, 2002). I suoi interessi di ricerca sono: analisi dei comportamenti collettivi nei social media, etica dei big data, rapporto fra tecnologia e valori, modelli di comunicazione scientifica e tecnologica in rete, scienza sociale computazionale.

Abbiamo avuto il piacere di collaborare più volte con il professore Bennato, che stimiamo per il suo lavoro, in occasione dell’Etna Comics, dove ricopre il ruolo di Social Media Strategist.

Appuntamento quindi martedì sera dalle 21.00 con Nerd Attack. Per ascoltarci in FM 102.0, 100.1, 95.5 in provincia di Trapani, canale 798 del DTT in Sicilia ed in streaming sul sito www.radio102.it 

Mauro Biglino e Don Alemanno ci presentano Degenesi live su Nerd Attack

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Questa sera su Nerd Attack, la prima trasmissione radio in Fm  in Italia che si occupa del mondo nerd, in onda su Radio102, i conduttori Erick Cannamela, Jhonny JXJ e Francesco Tarantino avranno l’onore di avere come ospiti lo studioso Mauro Biglino ed il fumettista Don Alemanno che ci presenteranno la loro opera Degenesi!

“Dopo avere piantato un giardino in Eden, con tanto di piante da frutto e animali, Dio stabilisce che mica se lo può coltivare da solo: troppa fatica, lui in fondo è solo Dio (mica è onnipotente) e chi glielo fa fare di lavorare, meglio fabbricarsi un servo che si occupi di tutto e allora… crea l’adam: un lavoratore sottomesso e docile che non deve fare tante storie. Nascono così Adamo ed Eva: la coppia che gli Elohim (termine plurale tradotto artificiosamente con Dio) produssero con lo scopo di introdurla nel gan be-eden, il cosiddetto paradiso terrestre: ma che paradiso è quello in cui si sgobba come dei dannati? Non facciamoci troppe domande e seguiamo la vicenda…” (Mauro Biglino).

PS. “Non credete ad una parola di ciò che vi racconta il blasfemo Biglino. Sta nell’evidenza delle cose che esista un unico vero Dio e che questo abbia creato l’uomo e la donna a propria immagine e somiglianza. Infatti Dio è sia uomo che donna, sia maschio che femmina, sia xy che xx. Dio è come Eva Robins. Questa grande Verità vi viene rivelata oggi, e giunge a voi sotto forma di disegni divinamente ispirati. Grazie ai miei contatti diretti con l’Altissimo (che poi è appena 1,68 cm quindi il nome è inappropriato), in questo libro non solo smentisco su tutta la linea le traduzioni di Biglino, ma spiego anche nel dettaglio quelle che, ad una lettura ingenua, possono apparire come delle contraddizioni nel testo biblico. Ci tengo inoltre a precisare che devolverò tutte le royalties di questo libro all’angelo custode che disegna accanto a me, elargendogli la birra e i kebab che mi richiede diuturnamente.” Don Alemanno

Degenesi è la prima collaborazione tra i due.

Mauro Biglino, studioso di storia delle religioni, è stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo. Mauro Biglino è curatore di prodotti multimediali di carattere storico, culturale e didattico per importanti case editrici italiane, collaboratore di riviste, studioso di storia delle religioni, traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo. Da circa 30 anni si occupa dei cosiddetti testi sacri nella convinzione che solo la conoscenza e l’analisi diretta di ciò che hanno scritto gli antichi redattori possano aiutare a comprendere veramente il pensiero religioso formulato dall’umanità nella sua storia. Degenesi nasce dalle teorie dello studioso.

Alessandro Mereu è un cantante, fumettista e blogger italiano. Cantante degli Holy Martyr, dal 2012 è autore del fumetto online Jenus di Nazareth edito sotto lo pseudonimo di Don Alemanno. Il suo blog è stato nominato ai Macchianera Award 2013 come “Miglior Rivelazione”. Le sue vignette sono pubblicate dalla Magic Press. Nel 2017 è autore insieme al vignettista e youtuber Boban Pesov del fumetto Nazi- VeganHeidi – Alba Vegana. Il secondo volume e stato presentato a Lucca Comics & Games 2017.

Appuntamento quindi questa sera dalle 21.00 con una nuova puntata di Nerd Attack!