Sappiamo benissimo quanto sia difficile per noi recensori il compito di dover analizzare lo Stonex One, risultare oggettivi e al contempo onesti. Questo a causa del polverone mediatico che avvolge questo device provocando spesso critiche aspre e non sempre giustificate. E’ doveroso da parte nostra fare una lunga premessa che possa chiarire ad alcuni il perchè di tutto questo. Il motivo di tanto ”astio” in alcuni feed presenti in rete da parte di utenti comuni è dovuto alla politica marketing adottatta da Stonex, che forse si è affidata alla persona meno adatta in questo campo. Il buon Francesco Facchinetti, alias Dj Francesco, ha pensato bene di sfruttare la potenza mediatica dei social per promuovere il nuovissimo Stonex One esaltando le masse spingendo su temi non sempre appartenenti al mondo della tecnologia mobile. E’ ovvio che un personaggio non molto amato sul web, possa causare critiche gratuite al prodotto derivanti da un antipatia pregiudizievole.
Il suo gridare al miracolo e il suo voler a tutti i costi competere con dei colossi o mostri sacri come dir si voglia, quali Samsung e Apple, certo non ha giovato allo smartphone di Stonex. Le attese nei confronti di questo device sono ovviamente lievitate e le ”scimmie” di tutti noi nerd smanettoni hanno cominciato a saltare sulle spalle di ognuno all’unisono. La critica però era ed è sempre li dietro l’angolo, pronta a mangiare il progetto Stonex alla prima occasione. Una campagna marketing troppo aggressiva, con discorsi a volte utopici e privi di senso che hanno scaturito un alto livello di nervosismo e di scetticismo tra i più esigenti. Il ”capitan” Facchinetti ha puntato molto sui social video però l’altra faccia della medaglia di questo potentissimo strumento mediatico è la semplicita con la quale un progetto interessante e potenzialmente vincente quale poteva essere quello di Stonex, venga denigrato gratuitamente anche dai meno competenti senza ritegno alcuno. Con questo non vogliamo dire che lo smartphone ”nostrano” sia effettivamente il device promesso da Facchinetti jr, tutt’altro, e sicuramente forzare i video promozionali con il sentimento patriottico cercando di toccare i più legati a quell’italianità ormai svanita è stata una scelta squallida, scorretta e alquanto inoppotuna.
Ebbene Stonex non ha portato in alcun modo quella rivoluzione tecnologica che in tanti auspicavamo in sfavore dei potenti (la tecnologia al giusto prezzo). Il miracolo non c’è stato e la causa è sempre da imputare alle scelte della stessa società italiana che ha voluto per forza rispettare uno degli aspetti forse meno importanti (andrete in vacanza con lo Stonex One) della loro campagna marketing. Questa superficialità e questa poca esperienza su produzione in larga scala, ha partorito un device potenzialmente vincente che però risulta essere ancora acerbo e poco ottimizzato. Un incompiuto, potremmo definire lo Stonex One come il ”Balotelli” degli smartphone. Noi tutti sappiamo che ha del talento ma non riesce ad esplodere. Ed è proprio questa la situazione odierna che affligge questo smartphone il quale, come detto più volte, potrebbe essere davvero un signor telefono. Bisogna, però, sottolineare che a questo prezzo ci sono decine di smartphone ben più performanti e ottimizzati. Non bisogna cadere in inutili campanillismi che non sono utili ai fini di una recensione tecnologica.
Il device ha di italiano solo i soldi dell’imprenditore Davide Erba. L’intera interfaccia che è stata impropriamente rinominata con il nome di CiaoOs non è altro che la tipica UI stock di MediaTek con qualche personalizzazione non troppo profonda quà e là (molto bello a mio parere l’icon pack). La fotocamera è davvero scandalosa e la qualità degli scatti è pessima nonostante il sensore possa vantare i suoi 20 megapixel. Ci riserviamo comunque eventuali giudizi finali quando verrà rilasciata la famigerata Stonex Camera, un applicazione che a loro dire dovrebbe apportare notevoli miglioramenti agli scatti e quindi alla fotocamera in generale (come le hanno scatttate loro le fantastiche foto che postavano? Mistero).
Noi a differenza di molti non lamentiamo la variopinta provenienza dell’hardware dello Stonex che per cause di forza maggiore non poteva essere prodotto in casa nostra. Noi crediamo e abbiamo sempre creduto nell’Italia e nel Made in Italy e per questo pensiamo che almeno il design (non solo delle icone), lo sviluppo di app innovative e software OS potevano essere davvero prodotti nostrani per esaltare l’eccellenza italiana tanto adulata a parole ma poco considerata con i fatti.
Peccato Stonex, sarà per la prossima…
Ecco di seguito il video con le nostre personalissime prime impressioni: